Ieri l’indimenticabile concerto di Liam Gallagher, oggi la conclusione di un Medimex da ricordare.
Ancora una volta la Rotonda del Lungomare ha vissuto momenti indimenticabili con uno dei re del pop britannico. Rivediamo insieme alcuni estratti della sua esibizione.
La “sacerdotessa” del rock Patti Smith chiude il Medimex di Taranto, oggi domenica 9 giugno, sul main stage della Rotonda del Lungomare, per il gran finale di una tre giorni di live che ha visto una straordinaria partecipazione di pubblico. L’interprete di “Horses”, “Because the Night” e “People Have the Power” celebrerà in esclusiva per il Medimex i quarant’anni dei leggendari concerti di Bologna e Firenze del 1979 che sancirono il ritorno in Italia dei grandi raduni rock dopo la “stagione degli incidenti”. La serata sul main stage si apre alle ore 20 con i Sound of Garage, la band composta da quattro medici pugliesi, uniti dalla passione per il rock e il blues, che fuori dagli orari di lavoro perseguono con la musica obiettivi di beneficienza. Alle ore 20.30, esibizione dei Kalàscima, la formazione che porta in giro per il mondo il suo personale sound che ridisegna la tradizione con un suono urbano e contemporaneo, è ospite del Medimex con il K Tour. Ancora biglietti disponibili al botteghino situato nei pressi del main stage, in via Giovinazzi angolo Lungomare.
In mattinata, ore 12, al Caffè Letterario Cibo per la Mente, preceduto dal reading di Giorgio Consoli, il “senatore” dei critici musicali in Italia, Riccardo Bertoncelli, presenta il libro “1969 Da Abbey Road a Woodstock” nel quale racconta l’anno culmine di una mutazione sociale e culturale, con storie, dischi, concerti e festival che ancora restano a distanza di tanto tempo nell’immaginario collettivo. Vita e morte, inizio e fine, gioia e orrore, in un vertiginoso flusso di energia: l’estate di Woodstock e l’autunno cupo di Altamont, l’ultimo anno dei Beatles e la rinascita di Dylan, l’esplosione di Santana, lo scioglimento della Jimi Hendrix Experience, l’avvento di Crosby, Stills, Nash & Young, la morte di Brian Jones, la crisi dei Doors, l’anno in cui Miles Davis registra “Bitches Brew” e nei negozi escono “Abbey Road”, “Let It Bleed”, “Ummagumma”, “In the Court of the Crimson King”, “Nashville Skyline” e il primo “Led Zeppelin”.
Domenica 9 giugno ultimo giorno per la doppia mostra allestita nella Galleria Comunale, dove il magazine Puglia Rock, in collaborazione con Henry Ruggeri, fotografo ufficiale di Virgin Radio, e il Wonderwall Official Fan Club degli Oasis, unico fan club al mondo autorizzato dalla etichetta discografica, presenta “Wonderwall and Exhibition about Oasis” e “Rocks and Shots” (ore 9-20, ingresso gratuito). Mostra di fotografie, memorabilia e souvenir dedicata agli Oasis e ai suoi leader, i fratelli Noel e Liam Gallagher, “Wonderwall an exhibition about Oasis” è composta da una raccolta di fotografie scattate dal fotografo Henry Ruggeri (ma non solo) ed impreziosita da una vastissima raccolta di memorabilia dedicata alla band (biglietti, locandine, setlist originali dei concerti, riviste, dischi promozionali autografati e tanto altro). Durante l’evento vengono distribuite copie della fanzine ufficiale realizzata in esclusiva per l’evento e numerosissimi gadget gratuiti. L’altra mostra, “Rocks and Shots”, è, invece, incentrata sulle icone del rock fotografate dal vivo da Henry Ruggeri. Negli scatti, i ritratti degli artisti che hanno fatto la storia del rock, dai Ramones ai Foo Fighters, passando per Bruce Springsteen, Rolling Stones, Eddie Vedder, Chris Cornell, Depeche Mode, Metallica, Kiss, Iron Maiden, Guns ‘n’ Roses, David Gilmour e Roger Waters, e tanti altri ancora.
Prosegue invece sino al 28 giugno la mostra “Woodstock & Hendrix: The Revolution. Fotografie di Baron Wolman e Donald Silverstein”, con la quale il Medimex e ONO Arte celebrano in esclusiva il cinquantennale del festival americano e il musicista simbolo di una stagione straordinaria. La mostra, che con 62 scatti – prevalentemente inediti per l’Italia – racconta uno dei momenti centrali della cultura popolare del secondo Novecento, è aperta al pubblico a ingresso gratuito ed è dislocata tra l’ex chiesetta dell’Università, in via Duomo, nella città vecchia, dove sono esposte le foto di Wolman su Woodstock e una parte degli scatti di Silverstein su Hendrix, e il museo MArTa, dove si possono ammirare altre foto di Silverstein riguardanti il grande chitarrista americano.