Sullo stop di Medicina a Taranto si registra una nota congiunta di alcuni gruppi della maggioranza al Comune.
La città di Taranto ostaggio di una trentina di famiglie baresi e dei loro professori che vogliono impedire la nascita
della facoltà di medicina e chirurgia. VERGOGNA.
Abbiamo appreso dai giornali che il Rettore Stefano Bronzini della Università di Bari, Brindisi e Taranto (non più solo
Bari dopo la modifica statutaria) ha sospeso l’attività del Corso di Laurea della Facoltà di Medicina e Chirurgia a
Taranto.
Attività sospesa non perché tutti coloro che avevano sottoscritto l’accordo, Regione Puglia, UniBA, Comune di
Taranto, ASL Taranto, Cittadella della Carità ( Curia di Taranto ) fossero venuti meno ai loro impegni in tema di
struttura scolastica, traporti, didattica, assistenza amministrativa, posti letto, mense, 40 posti letto clinicizzati
nell’ospedale SS. Annunziata, oltre a qualche milione di euro per contributi agli studenti a 5 ricercatori. NO, non è
stata sospesa e, di fatto, VIETATA la nascita della nostra Facoltà di medicina e Chirurgia perché uno o più attori sopra
indicati sia venuto meno. NO! È stata sospesa perché una trentina di famiglie, verosimilmente in sintonia con alcuni
baroni della stessa UNIBA, hanno fatto AMMUINA prima preso la sede dei corsi di Taranto che si tengono alla
Cittadella della Carità e poi direttamente a Bari presso la sede della Facoltà. Questo per trasferire a BARI tutti i 297
posti previsti dal BANDO autorizzato dal MIUR. Che ricordiamo essere 237 per Bari e 60 per la sede distaccata di
Taranto.
E non possiamo sottacere che anche la stessa Universitá abbia commesso errori nella redazione del bando. Quindi,
dopo il danno anche la beffa.
Quindi, mentre i nostri ragazzi e le famiglie si devono sobbarcare, da sempre, le spese per viaggio e alloggio, a Bari o
in altre sedi di tutta Italia, i baresi, anche quelli fuori graduatoria, pretendono di essere privilegiati. Devono studiare
solo a Bari, sotto casa.
E dire che a Taranto, abbiamo migliaia e migliaia di studenti che frequentano le nostre facoltà. Giurisprudenza,
Economia, Ingegneria, Scienze matematiche ed Informatica, che insistono da oltre una decina di anni. Oltre ai Corsi
di Laurea della Facoltà di Medicina ed Infermieristica, Fisioterapia e Tecnici della Prevenzione Ambientale, che sono a
Taranto dal 2003. Circa 450 studenti e ogni anno ed ogni anno si laureano 120/130 ragazzi, e molti vengono dalla
provincia di Bari, Lecce e Brindisi ogni giorno.
Per il trasposero degli studenti, treni e autobus speciali partono da Bari ogni mattina in orari comodi per Taranto e
Paolo VI per portare gli studenti entro le 9:00 nelle sedi delle facoltà. Inoltre, l’Amat ha predisposto, oltre alle
navette specifiche per le facoltà che già insistono a Taranto da anni e che attraverso Punta Penna ed arrivano in viale
del Turismo dove sono allocate le tre facoltà, anche navette che dalla Stazione portano gli studenti sempre
all’università entro le 9:00, orario di inizio delle lezioni. E’ stata anche predisposta la mensa per gli studenti ad un
costo convenzionato addirittura inferiore a quello della EDISU, sempre per la migliore accoglienza degli studenti.
Il magnifico Rettore deve assumersi le proprie responsabilità davanti alla intera Città, ma non solo. Anche nei
confronti di tutte le istituzioni che insieme si sono impegnate per il Corso di laurea di Medicina e Chirurgia.
Il RETTORE, come pure tutti gli studenti, è perfettamente consapevole che il BANDO, a NUMERO CHIUSO, prevedeva
237 posti a BARI e 60 posti a Taranto. ERA RISAPUTO che i primi in graduatoria, tranne poche eccezioni, avrebbero
scelto BARI e i restanti, gli ultimi della graduatoria, dovevano venire a Taranto… COSI’ PREVEDEVA IL BANDO… LO
SAPEVANO sia gli studenti che i loro genitori e anche i professori, aggiungiamo.
In un paese normale, se sei in graduatoria utile, o accetti o rinunci e, nel caso, a valle della rinuncia scorre la
graduatoria. Invece la lobby barese l’ha avuta vinta e si è accaparrata anche i 60 posti che erano di TARANTO. Deve
insorgere tutta la città. Dobbiamo remare tutti dalla stessa parte. Dobbiamo difendere i nostri figli che hanno il
diritto di avere a Taranto, in una provincia di 600 mila abitanti, le loro facoltà universitarie.
I Gruppi al Consiglio Comunale di Taranto:
Centristi per Taranto, PD, PSI, PER Taranto, Puglia Popolare, Mutavento.
Dure critiche anche dalla Lega per bocca dell’on. Gianfranco Chiarelli.
Strana circostanza temporale; appena il ministro Fioramonti è andato via da Taranto (sì, è stato a Taranto, anche se pochi se ne sono accorti), sospeso (ovvero chiuso?) il corso di medicina da pochissimi giorni avviato a Taranto. Avviato dopo una conferenza di servizi-conferenza stampa in pompa magna, stile Emiliano per intenderci. Cosa è successo? Perché questo nuovo schiaffo a Taranto? Leggo note di sdegno di tanti personaggi politici della sinistra, quelli che governano da oltre un decennio la città e la regione, oggi rispettivamente Melucci e Emiliano, e in parte oggi condividono le responsabilità a livello di governo centrale. Fate bene a sdegnarvi ma forse dovreste provare anche un po’ di imbarazzo e di vergogna. Qualunque siano le motivazioni è davvero inconcepibile ciò che avviene, tanto da pensare davvero di essere su scherzi a parte! Ma c’è poco da scherzare per un territorio gravato da tantissime criticità e che continua a subire decisioni che lo penalizzano e mortificano ogni tentativo di riscatto e di nuovo sviluppo. Dopo lo sdegno ora si passi all’azione; Fioramonti torni a Taranto e rimetta le cose a posto.
On.le Gianfranco Chiarelli
Esecutivo Regionale