“Lu cuntu de la vita del Santo di Grottaglie e di come riscoperse la vita del Santo d’Egitto” è il lavoro teatrale di e con Alfredo Traversa dedicato a San Francesco de Geronimo, gesuita nato a Grottaglie nel 1642 e uno dei primi santi pugliesi. “Lu cuntu” sarà rappresentato martedì 28 gennaio alle ore 20.30 al nuovo cinema Vittoria di Grottaglie e rientra nel programma di iniziative della XV edizione Medici per San Ciro promossa dall’omonima associazione che devolverà la raccolta della beneficenza della serata a Dynamo Camp.
Se nel suo genere lo spettacolo è un omaggio al teatro del 600, nei contenuti “Lu Cuntu” è il racconto dell’incredibile vita e del modo di predicare di colui che venne definito il “Restauratore sociale”, Francesco de Geronimo al quale già in vita gli vennero attribuiti diversi miracoli. L’attore/autore nel lavoro prende spunto da diversi manoscritti del Santo e da veri episodi della sua vita interamente dedicata ai poveri. Si scopre e si racconta che a Francesco de Geronimo è attribuita la composizione dell’Inno Nazionale della Corsica, ancora oggi cantato e suonato; che San Francesco de Geronimo ha combattuto contro tutte le regole e i modi di vivere cosiddetti “borghesi”, apportando numerosi cambiamenti all’interno alla Chiesa della sua epoca. Per il suo modo teatrale di predicare tra e per il popolo, Francesco De Geronimo è anche considerato come il padre della figura del gesuita-attore, tanto che Silvio D’Amico nella sua storia del teatro lo cita come esempio delle tecniche attoriali utilizzate del Seicento nel “teatro di strada”.
“Con la rappresentazione di questo spettacolo- spiega il presidente dell’associazione Medici per San Ciro, Salvatore Lenti- abbiamo voluto centrare alcuni obiettivi che rientrano nella nostra mission sociale. Il messaggio che ne deriva dallo spettacolo è un invito a riflettere sul valore intramontabile dell’impegno civile per costruire una migliore società, più attenta ai poveri, ai più fragili, agli ultimi, che sono i destinatari delle nostre azioni di volontariato. In questo senso ci preme diffondere la cultura della solidarietà e del dono come attenzione a quegli ultimi, a quei poveri che stavano tanto a cuore al nostro San Francesco. Attraverso l’approccio al teatro della fede si vuole portare alla ribalta non solo un santo della nostra terra che merita più approfondita conoscenza della sua vita e delle sue opere ma anche l’attore e autore, anch’egli figlio della nostra terra, per tributarli, noi per primi, amici e concittadini, il merito e il riconoscimento del successo dei suoi lavori anche sulla scena internazionale e mi riferisco, tra gli altri, a Santa delle Perseguitate e alla Confessione. Inoltre lo spettacolo è l’occasione per riaffermare lo spirito del volontariato e della solidarietà: a titolo di volontariato di svolgerà la performance dell’attore; i contributi raccolti per l’ingresso allo spettacolo saranno devoluti a Dynamo Camp, il primo camp di terapia ricreativa in Italia che accoglie bambini con patologia gravi e croniche, con cui già da due anni abbiamo intrecciato un rapporto di proficua collaborazione. I dettagli della collaborazione e le attività a Dynamo Camp saranno spiegate meglio nella stessa sede da Martina Tiso, responsabile recruiting e Norman Panza, medico, entrambi di Dynamo Camp, nel corso dell’iniziativa che precederà lo spettacolo”.