Riceviamo e pubblichiamo una nota congiunta di Verdi e Sinistra Italiana sulla recente operazione della Guardia Costiera contro lo smaltimento di rifiuti.
Secondo quanto diffuso dagli organi di informazione, nella giornata di giovedì 25 maggio, la Capitaneria di porto-Guardia Costiera ha individuato una articolata catena ecocriminale dedita all’illecito smaltimento di rifiuti pericolosi operante nell’intera provincia di Taranto.
Ancora una volta ci troviamo a commentare attività illecite che riguardano lo smaltimento di rifiuti pericolosi in provincia di Taranto e, per come sembra, questa volta la realtà sarebbe ancor più disvelante di quanto sia paradossale quello che accade: bonifichiamo il SIN (Sito di Interesse Nazionale) di Taranto,
con intervento pubblico, e anziché risanare il territorio, quelle stesse attività producono ulteriore inquinamento, sostanzialmente spostando i rifiuti pericolosi dai fondali marini al sottosuolo delle aree limitrofe.
Dalle attività investigative, condotte per mesi da parte della Guardia Costiera di Taranto, emergerebbe, infatti, che intorno ai lavori di adeguamento strutturale di una parte del molo San Cataldo e di quelli di consolidamento della calata del porto di Taranto, l’ipotesi dell’esistenza di una articolata organizzazione dedita al traffico illecito di ingenti quantitativi di rifiuti pericolosi, pari a 16.264,75 tonnellate, conferiti presso una cava, autorizzata solo ad attività di recupero inerti, e tombati, trasformando il sito in questione, in un sito di smaltimento, quindi in una discarica abusiva conseguendo un ingiusto profitto.
Chiediamo che le Istituzioni intervengano per fare massima chiarezza nell’individuare ed arginare i rischi per la salute pubblica che possono derivare da tale situazione e che si costituiscano parte civile in ogni procedimento conseguente. Dal Governo che ha approvato provvedimenti durissimi per fermare chi protesta contro l’assenza di politiche a tutela di ambiente e salute, considerati come se fossero criminali, ci aspettiamo invece inasprimento serio delle pene per chi, per fini di lucro, commette reati ambientali e mette a rischio la salute dei cittadini, nonché maggiori controlli.
Per Alleanza Verdi e Sinistra prov di Taranto
Maurizio Baccaro (Coord SI)
Gregorio Mariggiò
(Coportavoce Europa Verde)
Paola Fago
(Coportavoce Europa Verde)