MARINARO: «CORONAVIRUS, ARCELOR METTA IN SICUREZZA I LAVORATORI»

Confindustria Taranto chiede con urgenza l'adeguamento alle norme di sicurezza previste dai decreti del Governo

Il presidente di Confindustria Taranto, Antonio Marinaro, ha inviato una lettera urgente all’amministratore delegato di ArcelorMittal, Morselli, sulla questione coronavirus in fabbrica.

Di seguito il testo integrale:

 

Gentile dr.ssa Morselli,

lo scorso 10 marzo Le abbiamo rappresentato le preoccupazioni in ordine all’osservanza delle prescrizioni sanitarie all’interno dello Stabilimento Arcerlor Mittal Italia a Taranto.

Alla luce delle ultime disposizioni rivenienti dal DPCM dell’11 marzo, che contemplano ulteriori e più stringenti restrizioni rispetto alle attività produttive, ed al fine di evitare il propagarsi del contagio, siamo costretti a esprimere nuovamente tutte le nostre preoccupazioni in ordine alla possibilità che all’interno dello stabilimento si possano integralmente rispettare tutte le misure imposte a tutela della salute individuale e pubblica.

Il propagarsi dell’epidemia anche sul nostro territorio impone l’adozione di ogni iniziativa utile a garantire che le attività possano svolgersi in assoluta sicurezza e nel pieno rispetto delle prescrizioni da ultimo impartite.

La situazione si prospetta preoccupante anche sulla base delle segnalazioni che ci pervengono dall’interno dello stabilimento che in queste ore raccogliamo e che ci fotografano una situazione di assoluto allarme e criticità. A tutto questo si aggiungono le difficoltà rivenienti dalle drastiche riduzioni delle forniture necessarie all’esecuzione delle lavorazioni affidate alle nostre imprese, prime fra tutte quelle riguardanti i dispositivi di protezione individuali resi obbligatori per il rispetto delle misure di protezione sanitaria dei lavoratori.

 

Riteniamo pertanto non ulteriormente procrastinabili tutte quelle misure, anche quelle più drastiche, atte a garantire il rispetto delle importanti prescrizioni sanitarie soprattutto in riferimento alla distanza minima di sicurezza, alla limitazione dello spostamento all’interno dei siti e alla necessità inderogabile di precludere gli accessi agli spazi comuni.

In ragione di quanto prospettato e dell’aggravarsi della situazione sanitaria, Le chiediamo pertanto con la massima urgenza di porre in essere tutte le misure atte a fronteggiare l’emergenza e a valutare, laddove dovessero insorgere problematiche non superabili, l’adozione di provvedimenti ulteriori di sospensione di attività e lavorazioni non interferenti con la continuità produttiva.

ArcelorMittalPrimopiano