“Con che faccia esponenti della destra pugliese si permettono di parlare di ILVA e di cosa si dovrebbe o non dovrebbe fare? Con che faccia si consentono la libertà di dire a noi, che da anni ci battiamo per tutelare i tarantini, che dovremmo tacere davanti agli errori madornali del Governo Meloni? Con che faccia, dopo anni di assoluto silenzio sulla questione, attaccano il Presidente Emiliano e il Sindaco Melucci, due delle pochissime figure istituzionali che sempre hanno difeso questo territorio, che sempre hanno preteso un cambiamento radicale nella gestione degli stabilimenti, che sempre ci hanno messo la faccia e le risorse per dare a Taranto un futuro differente dal suo triste passato?
Della “magnifica” opera del centro-destra riguardo alla dolorosa faccenda dell’Ex Ilva, ricordiamo soltanto quel decreto del 2010, con cui l’allora Ministro dell’Ambiente del Governo Berlusconi autorizzò l’innalzamento dei limiti di emissione del benzoapirene, inquinante cancerogeno, nelle città con un numero di abitanti superiore ai 150mila. Una norma ad hoc per consentire ai Riva di continuare ad avvelenare la città di Taranto.
Dopo quella “clamorosa” impresa, non abbiamo avuto più segnali di vita dalla destra pugliese e italiana sul tema, né in un senso, né nell’altro. Nessun segnale, tranne l’ennesima colpevole giustificazione per chi continua a fare profitto sulla pelle dei tarantini. È solo in quest’ottica che possiamo leggere la reintroduzione dello scudo penale. Una decisione scandalosa che può voler dire solo una cosa: a Taranto non esiste lo stato di diritto come sul resto del territorio nazionale. I tarantini hanno meno diritti degli altri: a un ambiente salubre, a una qualità della vita sana, a un lavoro che non sia un ricatto verso i propri familiari. E le posizioni assunte dal centro destra sono semplicemente pretestuose e motivate da un evidente imbarazzo per esser parte di un Governo che ha riportato in essere questo obbrobrio.
Al contrario loro, il Partito Democratico pugliese si è speso sempre e solo in un’unica direzione: la tutela della vita, della salute e dell’ambiente in primis, del lavoro e dell’economia in secondo luogo, nella ricerca di un equilibrio sano tra questi valori. Lo abbiamo fatto con il commissariamento prima e con l’amministrazione straordinaria poi. Anche di fronte agli errori che il Governo Renzi ha fatto nell’affidare ad ArcelorMittal la gestione degli stabilimenti siderurgici, la posizione del PD Puglia è stata ferrea e di netta contrarietà. I fatti che sono seguiti ci hanno – purtroppo – dato ragione.
A partire dalla segreteria di Nicola Zingaretti anche il partito nazionale ha aderito alla nostra linea, sposando l’unica idea possibile per coniugare salute, ambiente e lavoro: la chiusura degli impianti a caldo e la progressiva decarbonizzazione dell’acciaieria. E la decarbonizzazione – prospettiva che avete schernito di continuo, accusandoci di essere sognatori – è oggi una strada tracciata. Già con il PNRR e le risorse del Just Transition Fund abbiamo posto le basi per una transizione verde della produzione siderurgica. A questa, sempre grazie al nostro impegno, siamo riusciti a dare a Taranto un progetto pilota per la produzione di idrogeno verde, che lo scorso ottobre è stato ritenuto meritevole di essere finanziato e che a breve partirà.
Sempre con il sostegno Partito Democratico sono riuscito a far approvare una mia proposta per indennizzare gli abitanti del quartiere Tamburi che nel corso dei decenni hanno visto completamente deprezzarsi case e immobili a causa dell’inquinamento. Anche qui, malgrado tutti gli sforzi del Ministro Giorgetti di mettere il bastone tra le ruote a questa iniziativa, siamo riusciti ad aprire i termini per inviare le domande di risarcimento.
Di tutte queste battaglie e di tutte le altre che sarebbe impossibile citare, del centro-destra non c’è alcuna traccia. Negli ultimi 10 anni vi siete limitati al silenzio, all’indifferenza quando non avete addirittura esplicitamente portato acqua al mulino di chi vuole Taranto alla mercé del profitto mortifero.
Leggere oggi le parole di politici completamente inesistenti su questi temi ci farebbe sorridere, se solo la questione dell’ex Ilva non fosse ancora una ferita dolorosamente aperta.
Se queste persone hanno una dignità, dovrebbero chiedere immediatamente scusa al Presidente Emiliano, al Sindaco Melucci e a tutti coloro che, a differenza loro, hanno sempre e solo provato a difendere le ragioni delle persone contro i grandi interessi del capitale.
Fortunatamente, la rinascita di Taranto sta avvenendo sotto gli occhi di tutti. Come sotto gli occhi di tutti si contrappongono i meriti e l’impegno del centrosinistra pugliese e la sterile incapacità di far qualcosa di buono per le nostre comunità che da sempre contraddistingue la destra del nostro territorio”.
L’ON. UBALDO PAGANO (PD): “IL CENTRO DESTRA SULL’EX ILVA CHIEDA SOLO SCUSA”
"Non accettiamo lezioni da chi per anni ha lavorato nell'indifferenza totale"
Qui di seguito una nota dell’on Ubaldo Pagano, deputato del Partito Democratico