LEPORANO, “EMERGENZA DEMOCRATICA IN CONSIGLIO COMUNALE”

Il sindaco Angelo D'Abramo: "Violazioni continue di norme"
“Cari concittadini, oggi 3 settembre 2018, alle ore 13.30 si è tenuto il consiglio comunale senza la partecipazione del sindaco e dell’intera giunta, facenti parte del gruppo di maggioranza “Leporano futura”. Il presidente del consiglio Anna Maria Cosma in spregio ed in violazione della legge e delle norme che regolano il funzionamento del consiglio comunale, nonostante la comunicazione dell’assessore Pagano (che non ha ricevuto la convocazione nei termini previsti per regolamento), l’esposto-denuncia del sindaco, inviato al Prefetto, alla Procura della Repubblica ed allo stesso presidente d consiglio, nonché la comunicazione – invito del segretario generale che ha evidenziato la illegittimità sia formale sia nei contenuti dell’odierno consiglio comunale, ha voluto insieme ai consiglieri di opposizione celebrare la seduta del consiglio senza alcuna proposta deliberativa e senza alcuna istruttoria e con un fascicolo inesistente”.
E’ quanto dichiara il sindaco di Leporano, l’avvocato Angelo D’Abramo, che evidenzia inoltre: “la decisione di non partecipare al consiglio comunale odierno da parte del sindaco e della giunta viene fuori dai motivi su evidenziati, ma anche da una serie di violazioni di norme perpetrate dal presidente del consiglio  comunale sin dal consiglio dell’8 agosto 2018, così come evidenziato dall’esposto denuncia che vi allego. Pertanto si ribadisce la sfiducia nei confronti del presidente che, oggi pur avendone avuto comunicazione tempestiva, non ha dato lettura del sopra citato esposto e delle comunicazioni su evidenziate al consiglio comunale”.
“Con mio rammarico devo prendere atto che vi è una grave situazione di emergenza democratica, così come già denunciato con le mie dimissioni a Sua Eccellenza il Prefetto.
Infine vorrei dire al solito “gruppo di pressione” fisica e mentale che il sottoscritto e la giunta rimarranno al loro posto, perché sono stati legittimamente ELETTI dal POPOLO e stanno tenendo LEALMENTE e COERENTEMENTE la loro posizione. È il Popolo sovrano che decide le sorti di un paese e non il solito “gruppo di pressione”. Ancora una volta ci si nasconde dietro la non approvazione di un riequilibrio di bilancio che comunque è in positivo, gettando alle ortiche € 740.000,00 di lavori pubblici collegati allo stesso riequilibrio. In consiglio si tornerà quando saranno rispettate le norme ed i regolamenti”.
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