Nello stabilimento Leonardo di Grottaglie (Taranto) l’azienda avvierà 13 settimane di cassa integrazione ordinaria a zero ore per 1049 dipendenti. Lo ha comunicato oggi con lettera ai sindacati e a Confindustria Taranto la divisione Aerostrutture di Leonardo. La cig è dovuta alla crisi di commesse aeronautiche e per Grottaglie dalla brusca frenata della commessa del Boeing 787.
A seguito della cassa integrazione ordinaria a zero ore programmata dal 3 gennaio da Leonardo per 1.049 addetti dello stabilimento di Grottaglie (aerostrutture), la Fiom Cgil e la Uilm hanno indetto nel sito pugliese uno sciopero immediato dalle 17 di oggi e sino alle 24 del 6 dicembre, giorno in cui ci sarà uno sciopero complessivo nel gruppo Leonardo promosso dalle sigle metalmeccaniche Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm.
Fiom e Uilm dicono che nello sciopero del 6 dicembre “faremo comprendere alla controparte che profonda ferita ha aperto nel sistema di relazioni tra le parti, che mai hanno vissuto un disastro relazionale senza precedenti in quella che è sempre stata considerata un’eccellenza italiana”. Domani a Grottaglie, a partire dal primo turno, ci sarà un presidio sindacale davanti a tutti gli ingressi dello stabilimento. La cig a zero ore annunciata oggi per Grottaglie viene ritenuta da Fiom e Uilm “ atto non solo totalmente irrispettoso nei confronti dei lavoratori dello stabilimento di Grottaglie e della divisione Aerostrutture, ma un grave precedente che non ha eguali nella storia della più grande azienda italiana a partecipazione pubblica attiva nel campo dell’aerospazio, difesa e sicurezza”.
I sindacati affermano che l’azienda ha fatto ricorso alla cig ordinaria ma questo, sostengono, è uno strumento temporaneo quando invece Leonardo ha collocato la ripresa nel 2025 “nella migliore delle ipotesi il 2025”. Questo, secondo Fiom e Uilm, “esclude di fatto il principio di “temporaneità” previsto dallo strumento che la stessa azienda sta scegliendo per gestire una crisi dettata dalla monocommessa e semplicemente aggravata dagli effetti delle norme anti Covid sul traffico aereo”. A seguito della pandemia, già dall’estate 2020 Leonardo ha fatto ricorso per il sito di Grottaglie ad un piano di chiusure programmate che è consistito nel tenere a casa il personale per diverse settimane, utilizzando ferie, correnti e pregresse, ore disponibili e formazione professionale, ed escludendo la cig. Tale piano è stato riproposto a fine 2020 e nell’estate scorsa. A Grottaglie il personale è tornato al lavoro solo ad ottobre scorso.
Negli incontri con i sindacati, Leonardo aveva già fatto presente che per il 2022 avrebbe usato la cig per tutti i quattro siti di Aerostrutture, cioè Grottaglie, Foggia, Nola e Pomigliano d’Arco. Grottaglie, però, essendo monocommessa con due sezioni di fusoliera del Boeing 787, risulta però lo stabilimento più colpito dalla riduzione di lavoro e quindi dalla cassa integrazione. (AGI)