Scadrà il 31 marzo, a fine gara appalto, il contratto dei 51 lavoratori impiegati nel verde pubblico al Comune di Taranto. Intanto il vicesindaco del capoluogo Jonico Rocco De Franchi rassicura gli operai in sit-in dalle 9 di stamattina sotto palazzo di Città: “sarà garantita continuità lavorativa”. Ieri, dopo l’infuocata assemblea in Flai Cgil, i lavoratori si sono organizzati per una protesta che sarebbe andata ad oltranza se non avessero ottenuto risposte certe e in breve tempo. La risposta dell’amministrazione comunale è stata senza dubbio tempestiva – dichiara Lucia La Penna Segretario Generale Flai Cgil Taranto – ma noi ci aspettavamo di più. Si tratta di uomini impiegati in questo settore da più di 10 anni, protagonisti inconsapevoli di un susseguirsi di gare di appalto e sono stati alle dipendenze di molteplici aziende aggiudicatrici, differenti bandi di gara e amministratori. Solo la loro condizione lavorativa deprivata di diritti, garanzie e tutele, è rimasta invariata nel corso degli anni, così come lo stipendio che non arriva a 600 euro al mese. La gara ponte, che darà loro continuità lavorativa per i prossimi tre mesi, quindi fino a fine giugno, tuttavia non ne migliorerà in alcun modo le condizioni lavorative ne dal punto di vista retributivo, ne da quello relativo all’aumento dell’orario. In buona sostanza questi 51 lavoratori continueranno a lavorare 3 ore al giorno per 6 giorni guadagnando poco più di 500 euro. Noi invece ci aspettavamo dall’amministrazione comunale dei correttivi per questa gara ponte, il cui termine ultimo per la ricezione delle offerte è lunedì 19 marzo. Positivo, invece, a nostro parere, è stato l’impegno per la gara successiva a quella ponte che impiegherà i lavoratori del verde pubblico al comune di Taranto per i prossimi tre anni, a partire presumibilmente da luglio. Saranno riconfermate tutte e 51 le unità e in bilancio verranno previste maggiori risorse rispetto alle attuali per la manutenzione del verde. Questo secondo aspetto positivo dell’appalto triennale ci fa sperare nell’aumento delle ore lavorative a cui dovrà corrispondere l’aumento salariale. Si tratterà di una gara di aggiudicazione non espletata con la modalità del ribasso, ma si terrà conto del progetto tecnico che non potrà prescindere dalla convocazione per il confronto obbligatorio con la parti sociali.
La novità, conclude il Segretario Lucia La Penna, è che per la prima volta il comune prima di rendere pubblica la gara d’appalto convocherà e quindi si confronterà con le parti sociali per la parte relativa alla tutela dei lavoratori