Continua, costante, l’impegno dell’Arma dei Carabinieri in provincia di Taranto, teso alla tutela delle vittime dei reati ricompresi nel c.d. “Codice Rosso”. L’Arma, con la presenza costante sul territorio, garantita da pattuglie che svolgono servizi preventivi, si pone l’obiettivo di garantire ai cittadini una pronta risposta alle loro richieste.
Nel primo pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Laterza hanno arrestato, in flagranza di reato, un trentatreenne del posto, presunto responsabile di atti persecutori nei confronti dell’ex convivente. La vicenda sarebbe, in realtà, l’ultimo episodio di una serie di condotte oppressive, messe in atto dal giovane, nei confronti della vittima. Nella giornata di ieri, l’arrestato avrebbe atteso la donna davanti alla sua abitazione, per poi impedirle di entrare in casa, ponendosi davanti alla porta di ingresso e offendendola ripetutamente. L’intervento immediato dei militari dell’Arma ha, quindi, consentito di evitare ulteriori possibili conseguenze.
A Crispiano, poi, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un 43enne, presunto responsabile dello stesso reato. La moglie di quest’ultimo ha raccontato ai militari giunti, a seguito di sua richiesta presso l’abitazione coniugale, di subire vessazioni, fisiche e verbali, da lungo tempo.
Entrambi gli arrestati sono stati condotti, in attesa di giudizio di convalida, su disposizione dell’Autorità giudiziaria, agli arresti domiciliari, sempre fatta salva la loro presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.
Ecco alcuni consigli utili, già pubblicati sul sito www.carabinieri.it:
– non confidare sui cambiamenti di carattere e di comportamento promessi da un partner violento;
– non lasciarti influenzare negativamente dalle sue offese e dalle sue minacce;
– non provare sensi di colpa per i figli, ricordati che è meglio vivere con un genitore equilibrato, piuttosto che con una coppia di genitori in conflitto;
– se sei ferita e hai dei lividi, vai al Pronto Soccorso;
– in caso di emergenza, chiama il numero di pronto intervento 112 appena possibile;
– se hai bisogno di supporto e richiesta informazioni, chiama il 1522 e rivolgiti ad un centro antiviolenza, dove potrai ricevere assistenza legale e psicologica.