Torniamo ad ospitare un contributo della scrittrice Caterina Sollazzo sull’amore e il complicato rapporto uomo-donna. Buona lettura!
In una relazione, in una storia d’amore, se non c’è musica, non c’è sintonia, quella che fa vibrare l’anima. Tutto fa brodo.
L’eros fa arrossire l’anima, siamo grandi e vaccinati, adulti un po’ incoscienti, ma sappiamo amare se lo desideriamo. Ma per amare bisogna essere innamorati? L’innamoramento è l’evoluzione dell’eros che determina una rinascita, ma bisogna stare attenti, in quanto i perimetri rischiano di non far sviluppare e definire un rapporto e a volte anche le storie più belle sono destinate a morire. Quando si fa l’amore, non deve godere solo il corpo, ma anche l’anima.
Per gli antichi greci l’amore era un regalo di Eros o di Afrodite, un’energia primordiale, misteriosa che donava una metamorfosi all’anima giocando con la psiche. L’eros arriva nel momento giusto, non bacia solo l’anima, ma ringiovanisce un volto, gli occhi splendono e la pelle è più rosea. Amare e saper amare è un arte, ma prima di farsi amare da qualcuno, bisogna saper amare, e solo allora sentiremo scorrere nel nostro tepore quelle sensazioni che fanno vibrare la nostra vitalità in termini di ragione e sentimento. Vi svelo un segreto: amare è più bello dell’essere amati, in quanto non c’è limite e i perimetri vengono eliminati facendo sentire vivo questo sentimento. Il “ti amo” va rivolto a chi desiderate voler accanto, proprio perché vi batte il cuore. Non deve mutarsi in un bisogno. Non si ama per bisogno, mai. Non fate questo errore. Amate, ma fatelo con saggezza e gioia.