LA PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA, ACCORDO CREA-EUGIN

Più servizi per le coppie meridionali desiderose di ottenere una gravidanza

Nella sala seminari del Centro CREA, in via Scoglio del Tonno a Taranto si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’accordo tra ‘Centro CREA’ e ‘Clinica Eugin’ teso a favorire la risoluzione dei sempre più frequenti e complessi casi di sterilità e infertilità registrati al Sud Italia e, conseguentemente, ad arginare il fenomeno dilagante della ‘migrazione’ verso il nord Italia e l’estero di migliaia di coppie meridionali, per sottoporsi alle cure di fecondazione assistita.

Sono intervenuti il dott. Mario Mignini Renzini, referente medico per gli aspetti clinici dei centri Eugin in Italia, il prof. Luigi Chiappetta e il dott. Domenico Carone, che continueranno a dirigere il centro, ricoprendo rispettivamente il ruolo di direttore sanitario e responsabile del centro e coordinatore medico di Clinica Eugin di Taranto. Durante l’incontro sono stati illustrati e commentati i dati riguardanti la sterilità, l’infertilità e la PMA nel Mezzogiorno d’Italia.

‘Eugin – dice il dott. Mario Mignini Renzini – è un Gruppo, nato nel 1999, di centri leader nel campo della riproduzione assistita su scala internazionale, con cliniche in Spagna, Danimarca, Colombia, Brasile, Svezia e Italia. Nel 2017, Eugin ha effettuato ben 24.000 trattamenti di procreazione assistita, confermandosi uno dei leader europei nel settore. Attualmente, la squadra di Eugin è composta da più di 600 specialisti, la cui formazione viene costantemente aggiornata, per fornire assistenza e terapie eccellenti. In Italia gestisce due cliniche a Modena e a Taranto.

Le due cliniche italiane – specifica il dott. Mignini Renzini – offrono trattamenti di procreazione assistita omologa (con gameti appartenenti alla coppia assistita) ed eterologa (con ovuli o spermatozoi appartenenti a donatori), in regime privato con la possibilità di accedere alla donazione di gameti maschili e femminili. L’equipe di medici ed embriologi, di lunga esperienza e altamente specializzati garantisce i massimi livelli di qualità. Sia a Modena e sia a Taranto vengono impiegate le più moderne strumentazioni e le più avanzate tecniche di PMA, riconosciute e consolidate a livello internazionale. Il modello di collaborazione dei centri Eugin, che prevede l utilizzo di ovociti freschi al posto degli ovociti crioconservati, consente di aumentare il tasso di gravidanza per ciclo e la possibilità di “bambino in braccio “ come riportato anche dai dati del registro nazionale italiano della Pma’.

‘In Puglia – evidenzia il dott. Domenico Carone – quest’anno si è registrata una mobilità sanitaria passiva in termini di prestazioni di PMA (cicli totali I II III livello) che ha già interessato circa 2.000 coppie. Non è possibile prevedere in quale modo i cicli si possano distribuire fra centri pubblici e centri privati extraregionali, se non su una stima presuntiva del 60% pubblico e del 40% privato ed in base alla maggiore attrattività dei centri che effettuano più di 1000 cicli anno. In forza di questi dati – continua il dott. Carone – la Clinica Eugin a Taranto, in termini di tecniche omologhe e soprattutto eterologhe, sarà in grado di rispondere alle sempre maggiori richieste e di intercettare proprio quella parte di popolazione pugliese inevitabilmente destinata a cercare tale prestazione al di fuori dei confini regionali se non nazionali. Il modello proposto da Eugin è virtuoso perché consente di poter lavorare tra laboratori che presentano lo stesso standard sia organizzativo e di laboratorio, in particolare nelle tecniche eterologhe’.

‘Dalla nostra osservazione quotidiana – afferma il prof. Luigi Chiappetta – è risultato che molte coppie pugliesi per avere figli andavano all’estero. Per evitare questi “viaggi della speranza” abbiamo pensato di stringere una partnership con Clinica Eugin per offrire la possibilità di fare qui a Taranto tutto quello che si fa all’estero, con gli stessi risultati e con le stesse garanzie di percentuali di successo. La partnership con il Gruppo Eugin ha portato anche ad un miglioramento tecnologico. L’occasione – rimarca il prof. Chiappetta – è propizia per ricordare che la prevenzione nei maschi è importantissima. Gli uomini, infatti, a differenza delle donne che vanno dal ginecologo, non vanno dall’andrologo. L’infertilità maschile non coincide con l’impotenza come erroneamente si crede. L’invito che rivolgo agli uomini è quello di fare un esame seminale per tempo, fare prevenzione e curare lo stile di vita. Così facendo, il 35% dei casi di infertilità della coppia dovuta all’uomo verrà risolto anche senza ricorrere a tecniche di fecondazione assistita’.