“Riusciremo ad avere la terza rata del Pnrr: stiamo facendo un lavoro molro lungo e preciso con la Commissione. Sono stati già verificati gli obettivi, ora siamo ai targets, ma sono assolutamente ottimista. Poi ci siamo occupando entro il 31 agosto di lavorare per rivedere alcuni obbietivi per insesrire il Repower Eu”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervistata da Bruno Vespa al forum ‘L’Italia che verrà’ alla Masseria Li Reni.
“Cerchiamo di liberare risorse per metterle dove serve: in Italia c’è un problema di salari, l’obiettivo è rendere il taglio del cuneo strutturale, dipende dalle entrate dello Stato, che dipendono dalla crescita. Il dato più importante è il Pil italiano che cresce oltre la media europea. Il governo deve dare i suoi segnali, l’economia risponde e lo sta facendo, ma non è un fuoco di paglia. L’Italia ha appena raggiunto il record storico di numero di occupati e di contratti stabili, e tutto è trainato dall’occupaizone femminile.
Sull’uccisione della giovane donna incinta Giulia ha detto: “E’ una vicenda che m’ha lasciato senza fiato, come la gran parte degli italiani. Da madre ho chiamato la madre di Giulia: la prima cosa alla quale penso è la mamma. M’ha scioccato non solo la freddezza, m’ha scioccato vedere il video di Giulia e la morte di un bimbo che a sette mesi sarebbe stato in grado di vivere. Quindi sono due le pesrone che muoiono. Il grembo della madre è il posto più sicuro. Accadono molte cose che sembrano impensabili, il fatto di Giulia, il fatto in Francia, in nome di Gesù. In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, mi piacerebbe portare le vittime o parenti delle vittime, a raccontare la loro vicenda nelle scuole. Niente è più educativo. Sulla cultura è la grande sfida: spero che nel passaggio parlamentare delle nostre norme contro il femminicidio sia un terreno per trovare un accordo trasversale. Sono disponibilissima a lavorare insieme e incontrare chi ci lavora, non solo donne”.
Sui migranti ha detto: “L’immigrazione illegale va fermata prima che arrivi in Europa. Non si può prescindere dalla collaborazione di partenza e di transito: il lavoro che stiamo facendo nel Nord Africa è quello più serio. Poi sull’energia l’Europa deve guardare al sud, portando infrastrutture, rendere queste nazioni autosufficienti. Noi siamo la porta d’ingresso degli approvvigionamento per l’Europa”.
Sulla guerra in Ucraina: “Mi ha dato fastidio che i leader italiano si definissero o venissero definiti filo qualcuno. I fili ce li hanno i burattini: qui si tratta di difendere gli interessi nazionali. E’ nell’interesse dell’Italia difendere gli ucraini. Molti parlando pace senza entrare nel merito: io dico che sostenere l’Ucraina è il modo più serio di costruire la pace”.
E infine: “Ospiteremo prossimo anno il G7 qui in Puglia, faremo fare i nodini di mozzarella con le mani ai leader mondiali. Le orecchiette no, che non sono mai riuscita…”.