LA MAGIA DI BUFFA AL MAGNA GRECIA FESTIVAL

I RACCONTI DEL POPOLARE GIORNALISTA SPORTIVO

Domenica sera, Sun Bay Lido di San Vito. Grandi applausi per il secondo evento del Magna Grecia Festival. Sul palco, il giornalista sportivo Federico Buffa, insieme con Marco Caronna, attore, autore e regista, e l’Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Valter Sivilotti. In scena, un atto unico, mai rappresentato con un’orchestra, “Ribelli”, intervista teatrale con storie di sport, disseminate nel passato e ispirazioni per presente e futuro.

Una serata magica, tanto che il pubblico dopo aver ascoltato con grande partecipazione alle “storie” piene di pathos, come solo il giornalista di Sky sa raccontare, prova a chiedere un bis. Potrebbe mai raccontare daccapo una delle storie già illustrate con una narrazione tale da tenere tutti ancora con il fiato sospeso? Buffa non si fa cogliere in contropiede, ha ancora una storia nel suo infinito cilindro nel quale sono trovano spazio le storie più stonate di uno sport talvolta troppo politicamente corretto. Ha già raccontato di Colin Koepernick, ma anche figure di uomini che, attraverso lo sport, hanno raccontato la loro ribellione: Nelson Mandela e Marco Tardelli, Gigi Riva e De André, per esempio. Così, Buffa, tira fuori la storia di “Loco” Housemann. “Loco”, matto, ma non di quelli che hanno un posto assicurato in un Centro di igiene mentale: in Argentina il “loco” è un irripetibile, un genio. Housemann è un po’ il Dean Martin di “Un dollaro d’onore”, in grado di fare la differenza quando è sobrio. Tanto che gli basta un tempo di una gara per far vincere l’unico titolo nazionale all’Huracan, e all’Albiceleste i Mondiali del ’78.

Federico BuffaPrimopiano