Nuove nomine anche nelle questure italiane, decise dal Capo della Polizia Lamberto Giannini. I movimenti riguardano anche dirigenti pugliesi.
Emma Ivagnes, attuale dirigente del Compartimento Polizia Ferroviaria Puglia Basilicata Molise con sede a Bari diventa Questore di Matera.
Al suo posto arriva Aurelio Montaruli, attuale dirigente del Compartimento Polizia Ferroviaria della Calabria.
Prosegue così la lunga carriera ai vertici della Polizia, iniziata nel 1989 come vice dirigente dell’allora Commissariato di P.S. di Vibo Valentia, che lasciò nel 1992, per essere trasferito, con il ruolo di dirigente, presso il Commissariato di P.S. di Bitonto.
In seguito una breve parentesi a Bari, prima presso il Commissariato Sezionale di P.S. di Bari Picone e poi ancora come dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura barese. Di qui l’incarico di responsabile prima a Barletta e poi al Commissariato Sezionale di P.S. San Paolo di Bari, per essere trasferito, nel 2002, alla Sezione Polizia Stradale di Bari, con le funzioni di vice Dirigente e Direttore del 1° Settore.
Dal 2002 al 2006 ha retto l’incarico al Centro Operativo della Direzione Investigativa Antimafia di Bari, prima al Settore Investigazioni Preventive e successivamente al Settore Investigazioni Giudiziarie. Tornato in forza alla Questura di Bari, Montaruli venne stato destinato al Commissariato Sezionale Bari Nuova-Carrassi e poi assegnato alla D.I.G.O.S. della stessa Questura in qualità di vice Dirigente.
Nel giugno 2008 fu ammesso al corso di formazione dirigenziale per la nomina a Primo Dirigente. Dal gennaio 2009, un provvedimento ministeriale ha assegnato il dottor Montaruli al Commissariato di Polizia di Trani in qualità di Dirigente nel luglio 2013 l’ennesimo (e ultimo) ritorno alla Questura di Bari, dove ha assunto l’incarico di capo di Gabinetto.
Quindi, il ritorno in Calabria nel 2018, dove, prima di intraprendere la sua carriera in Puglia, aveva svolto a Vibo Valentia l’incarico di responsabile della Squadra di Polizia Anticrimine, rimanendovi, appunto, fino ad agosto 1992.