A Taormina, Intesa Sanpaolo ha presentato le nuove misure dedicate allo sviluppo dell’industria turistica, vitale per l’economia italiana e meridionale. La prima banca italiana ha annunciato un piano di investimento da 10 miliardi di euro, di cui 3 destinati specificamente alle aziende del Mezzogiorno.
Questo intervento si aggiunge ai circa 9 miliardi di euro già erogati dal 2020 e fa parte del programma “Il tuo futuro è la nostra impresa”, che prevede 120 miliardi di euro fino al 2026 per gli investimenti delle aziende italiane, con un focus particolare su turismo e agribusiness.
Secondo le analisi di SRM, i turisti enogastronomici in Italia rappresentano il 58% del totale, con una crescita rispetto al 45% del 2019. Le nuove misure della banca incentivano investimenti in sostenibilità, digitalizzazione ed efficientamento energetico, e sono state illustrate durante un convegno ai Giardini Naxos. Sono intervenuti Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori, Gaetano Miccichè, chairman Divisione IMI Corporate & Investment Banking, e Giuseppe Nargi, direttore regionale Campania, Calabria e Sicilia. Tra i relatori anche Massimo Deandreis, direttore generale di SRM.
L’industria turistica ha un impatto significativo sull’economia italiana: nel 2024 il settore dovrebbe generare un valore aggiunto di circa 103,6 miliardi di euro, con un contributo al PIL del 5,9%, che sale al 10,8% includendo l’indotto. Il Mezzogiorno produce il 24% del PIL turistico nazionale con un valore aggiunto di 24,9 miliardi di euro.
Intesa Sanpaolo ha supportato il settore anche durante la pandemia, garantendo liquidità e moratorie sui debiti per le aziende in difficoltà. Le nuove misure includono soluzioni di finanziamento S-Loan per investimenti ESG e programmi di ammodernamento delle strutture.
Il turismo meridionale in Europa
Il rapporto di SRM evidenzia come il Mezzogiorno sia ben posizionato nel contesto europeo, con regioni come Sardegna, Campania e Puglia tra le prime 30 per competitività turistica. Tuttavia, emerge la necessità di migliorare la connessione internazionale e l’accessibilità del territorio, diversificando le destinazioni e puntando su borghi, aree interne e zone di prossimità dei grandi attrattori turistici.
Il settore turistico impiega nel Sud Italia circa 340.585 addetti e conta 60.936 imprese, con una forza lavoro giovane e in prevalenza femminile. Le imprese del Sud stanno investendo in qualità dei servizi, digitalizzazione e sostenibilità, con un’attenzione particolare alla semplificazione burocratica e alla diversificazione dell’offerta.
Barrese: “Turismo determinante per l’economia italiana”.
“Come banca di riferimento dei principali settori del Paese, rinnoviamo il nostro sostegno all’industria turistica, la cui crescita è determinante per rafforzare strutturalmente l’economia italiana – ha dichiarato Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo -. Il percorso intrapreso in questi ultimi anni dalle imprese del comparto verso sostenibilità, digitalizzazione e innalzamento degli standard qualitativi delle strutture mostra risultati incoraggianti e deve proseguire con maggior intensità e diffusione, grazie al potenziale delle filiere del mondo enogastronomico. Intesa Sanpaolo mette a disposizione 10 miliardi di euro per incentivare nuovi investimenti, accompagnare i passaggi generazionali di queste aziende, favorendone anche la crescita dimensionale. Il nostro obiettivo, in linea con le direttrici del PNRR, è accelerare i processi di transizione per agevolare una proposta di ospitalità più efficiente per i bilanci delle imprese e di maggiore salvaguardia per il turismo e per l’ambiente”, ha concluso Barrese.
Intesa Sanpaolo continua a sostenere il settore turistico con investimenti significativi, promuovendo uno sviluppo sostenibile e innovativo per rafforzare l’economia italiana e del Mezzogiorno.