La questione relativa all’integrazione salariare del 10% per i lavoratori in forza ad Ilva in A.S., inserita inizialmente nel decreto Milleproroghe e poi stralciata, suscita la reazione dei sindacati metalmeccanici.
“E’ necessario ed imprescindibile fornire nell’immediato le dovute garanzie annunciate dagli esponenti del Governo, relativamente alle coperture economiche da parte della Ragioneria dello Stato.
Ci aspettiamo, dunque – a stretto giro – sulla scorta della relazione tecnica da parte di INPS (su richiesta del Ministro Catalfo in merito al capitolo di spesa da inserire nel provvedimento di legge), il compimento di tutte le autorizzazioni necessarie, così come previsto dagli accordi vigenti.
Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil ritengono fondamentale dare concreta esigibilità, nell’immediato, alla Cassa integrazione dei lavoratori di Ilva in A.S..
Pertanto, sollecitano il Governo ad intervenire con celerità, ricordando che si tratta di provvedimenti esistenti i quali necessitano di essere aggiornati, poiché rientranti negli accordi sottoscritti al Mise il 27 febbraio 2017 e successivamente il 6 settembre 2018 e che stabiliscono la Cigs per i lavoratori di Ilva in A.S. con la garanzia dell’integrazione del 10% per tutta la durata del commissariamento.
Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil chiedono, infine, al Governo di mantenere gli impegni assunti, in mancanza dei quali diventerebbe inevitabile la mobilitazione generale insieme a questa platea di lavoratori, già nei prossimi giorni.