Il punto di svolta si è avuto a seguito dell’arresto in flagranza, lo scorso 23 dicembre 2020 da parte dell’Arma dei Carabinieri, dei due pregiudicati tarantini, responsabili di una rapina nell’ufficio postale di Ginosa.
Il materiale sequestrato nell’auto dei malviventi – un guanto in lattice, un revolver ed alcuni indumenti – ha permesso agli investigatori del Commissariato di Grottaglie, della Squadra Mobile e dei Carabinieri della Stazione di San Giorgio Jonico, di trovare numerosi elementi in comune con altre rapine perpetrate, in precedenza, nei territori di propria competenza.
In particolare, il riferimento è a due rapine verificatesi il 18 dicembre 2020 ai danni di un supermercato di San Giorgio Jonico e, il giorno successivo, di un supermercato della città delle Ceramiche.
Relativamente alla prima, i Carabinieri della locale Stazione, già nel mese di gennaio scorso, avevano individuato i due pregiudicati come responsabili.
I poliziotti del Commissariato di Grottaglie, a loro volta, maturando sospetti circa la responsabilità degli arrestati anche per la rapina perpetrata a Grottaglie, hanno ricostruito l’esatta dinamica dei fatti.
La visione delle immagini dei sistemi di video sorveglianza presenti sui luoghi delle rapine ha dato, infatti, conferma delle loro responsabilità riguardo a tutte e tre le rapine: in tutte queste occasioni, i malviventi erano stati immortalati dalle telecamere con gli stessi indumenti, con lo stesso revolver e con guanti in lattice.
Infine, la coincidenza tra i tatuaggi sulle mani di entrambi i rapinatori di San Giorgio e Grottaglie con quelli dei responsabili della rapina alle Poste di Ginosa, di cui si era fatta annotazione nelle banche dati in uso alle Forze di Polizia, hanno dato certezza alle tesi investigative.
Nel corso delle indagini si è anche accertato che uno dei due rapinatori si era reso responsabile di un’altra rapina commessa l’11 dicembre 2020 ai danni di un Ufficio Postale del Quartiere Paolo VI, nel periodo in cui lo stesso si era volontariamente allontanato dal Carcere di Trani fruendo di un permesso premio, senza farvi più ritorno.
Ieri mattina gli investigatori hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere ai due pregiudicati già detenuti per altra causa nella Casa Circondariale di Taranto.