“INCONTRO IN REGIONE DEMAGOGICO E INCONCLUDENTE”

Le parole del Segretario Provinciale della UGL Metalmeccanici di Taranto, Alessandro Dipino, dopo la seduta della V Comissione Regionale

L’audizione in V Commissione in Regione Puglia, richiesta dal Presidente della stessa Michele Mazzarano, sulla ripartenza di AFO/1 è apparsa surreale e demagogica, quasi un processo alle intenzioni, in considerazione dei dati esposti da ISPRA, ARPA e ASL che non sembrano creare allarmismi”.

A dichiararlo è il Segretario Provinciale della UGL Metalmeccanici di Taranto, Alessandro Dipino, delegato dalla propria Segreteria Nazionale.

Il manifestare la propria sorpresa per la ripartenza dell’Altoforno 1 dello stabilimento di Taranto è parso fuori luogo, in quanto questa ripartenza, così come quella che dovrebbe avvenire nel mese di febbraio 2026 dell’Altoforno nr. 2, è parte integrante del “Piano di Ripartenza” dell’ex ILVA, sottoscritto tra l’azienda ed il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e sulla base del quale, tutte le Organizzazioni Sindacali, con forte senso di responsabilità, hanno siglato un accordo sulla Cassa Integrazione che prevede una progressiva riduzione del numero di lavoratori posti in CIG, sino al completo azzeramento a metà del 2026, con il vincolo del monitoraggio anche da parte dei Ministeri.”

Orbene, pare che di tutto ciò il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, così come anche il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, fossero all’oscuro, intenti probabilmente nel risolvere questioni molto più importanti, tanto da non partecipare all’assise”, ha continuato Dipino.

La verità è che, ad eccezione del giorno 15 ottobre in occasione della riaccensione di AFO/1, entrambi erano presenti all’incontro con il Ministro del MIMIT Urso in Prefettura il giorno 26 luglio, a poche ore dalla sottoscrizione dell’accordo di CIG ed in quella occasione non si è registrata alcuna manifestazione di dissenso sia da parte del Governatore sia da parte del Sindaco avendo avuto modo di ascoltare le parole dei Commissari Quaranta, Fiori e Tabarelli oltre che del Ministro URSO, sul piano di ripartenza e sull’avvio delle fasi per la “vendita” del gruppo ex ILVA.”

Oggi, a distanza di 3 mesi, entrambi hanno “perso la memoria” e cavalcando la demagogia ed il dolore delle famiglie colpite da situazioni che nessuno di noi augura ad alcuno, danno una lettura differita della realtà.”.

È nel diritto di tutti poter cambiare le proprie vedute, le proprie idee ma ciò dovrebbe accadere ammettendo dapprima di aver sbagliato la scelta iniziale e solo dopo motivare il nuovo cambio di rotta.”

Ma ciò sembra una chimera e tale atteggiamento è diametralmente opposto a ciò che ieri, durante l’audizione la UGL Metalmeccanici ha chiesto a gran voce: decidere in maniera collegiale e senza ipocrisia quale sia la strada da intraprendere per salvaguardare Salute, Ambiente e Lavoro, abbandonando la demagogia e spogliandosi della propria appartenenza politica al fine di trovare una soluzione, qualunque essa sia, che salvaguardi questi diritti fondamentali e sacrosanti”, ha concluso Dipino.

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