IMMUNITA’ PENALE EX ILVA, IL GIP SI RIVOLGE ALLA CONSULTA

Il commento del consigliere comunale Massimo Battista

(ANSA) – TARANTO, 8 FEB – Il gip del Tribunale di Taranto Benedetto Ruberto ha disposto la trasmissione degli atti alla Consulta su una questione di legittimità costituzionale. La questione sollevata riguarda l’immunità penale o amministrativa del commissario straordinario, dell’affittuario o acquirente e dei soggetti da questi funzionalmente delegati per l’attuazione del piano ambientale per lo stabilimento ex Ilva, ora ArcelorMittal Italia. La decisione del gip è stata assunta dopo la riunione di tre procedimenti penali. Il giudice Ruberto ha sollevato questione di legittimità costituzionale in relazione agli articoli 2 comma 5 e 2 comma 6 del decreto legge 5 gennaio 2015, n. 1, convertito con modificazioni dalla Legge 4 marzo 2015, n. 20, per contrasto con gli articoli 3, 24, 32, 35, 41, 112 e 117 della Costituzione.


IL CONSIGLIERE BATTISTA: “TOCCA ANCORA ALLA MAGISTRATURA DIFENDERCI”

Il consigliere comunale Massimo Battista ha commentato così il ricorso del gip Ruberto.

Per l’ennesima volta sarà la magistratura a provare a rendere giustizia a Taranto e ai tarantini e non la politica.
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Taranto, Ruberto, impugnerà, alla Corte Costituzionale, l’immunità penale che il Governo del “non” cambiamento ha garantito ai nuovi proprietari di Ilva.
Ancora una volta la politica non ha difeso Taranto, nonostante i mille proclami fatti dai 5 stelle in campagna elettorale.
Ed è giusto ricordare che l’immunità penale, per una azienda privata, non esiste nell’ordinamento giuridico di nessuna nazione al mondo.
Ora tocca alla Corte Costituzionale dirci se è legale avvelenare un’intera popolazione senza incorrere in nessuna sanzione penale.
La storia ricorderà però le scelte fatte da chi oggi governa il paese, che in riva ai due mari ha preferito la produzione alla vita.

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