Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, annuncia che non sarà presente al vertice domani – 30 luglio 2018 – sull’Ilva, convocato dal ministro per lo Sviluppo economico, Luigi Di Maio. Perché, spiega in una nota, ha saputo che Di Maio ha convocato “una serie di sigle pseudo associative e comitati, tra cui quelle delle aggressioni in Prefettura nel giorno dell’ultimo tragico incidente nello stabilimento”. Il sindaco parla di “dilettantismo spaccone che il Ministro Di Maio ci spaccerà per trasparenza e democrazia, ma è solo una sceneggiatura ben congegnata per coprire il vuoto di proposte e di coraggio”. Melucci afferma di avere deciso di non partecipare al vertice in quanto “poco dopo le 21.30 di sabato, l’invito al tavolo Ilva del 30 luglio è stato revisionato, non integrandolo magari coi parlamentari ionici, ma estendendolo addirittura ad una serie di sigle spesso inclini al dileggio delle Istituzioni, sigle che hanno parte della responsabilità di aver lacerato la comunità ionica in questi anni”.
Intanto il Presidente della Provincia di Taranto, i Sindaci di Taranto, Statte e Montemesola, Confindustria Taranto e quelle Organizzazioni Sindacali che hanno deciso di non partecipare al tavolo romano su Ilva, allestito dal Ministro Di Maio secondo criteri non condivisibili, si ritroveranno in conferenza stampa lunedì 30 luglio alle ore 10:00 a Palazzo di Città di Taranto, nella convinzione che vada correttamente edotta la comunità sul futuro di Ilva, vada evitata altra pericolosa confusione, vada recuperato il senso e l’unità delle Istituzioni a vantaggio di tutti i cittadini ionici.