Ilva in As si ribella all’ultimatum del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. Il sindaco con un’ordinanza ha imposto lo stop alle emissioni inquinanti entro 30 giorni pena la chiusura dello stabilimento. Ma l’azienda è pronta ad impugnare il provvedimento come si legge nella nota ufficiale che pubblichiamo di seguito:
Ilva S.p.a. in Amministrazione Straordinaria ha ricevuto la notifica di un’ordinanza contingibile e urgente del Sindaco di Taranto, con la quale si dispongono una serie di misure che potrebbero arrivare fino alla fermata degli impianti dello stabilimento.
Il provvedimento interviene in un momento in cui ci si sta prodigando per l’auspicata riconversione dello stabilimento nell’ambito del generale progetto per la città di Taranto, a favore della quale, com’è noto, il Governo profonde numerose energie.
Fermi restando gli accertamenti che saranno effettuati sulla natura e la provenienza delle emissioni su cui si fonda il provvedimento, ILVA in A.S. – per quanto ad essa riferibile – ritiene illegittima, inappropriata e sproporzionata l’ordinanza che incide sull’esercizio di uno stabilimento d’interesse strategico nazionale e su interessi che devono trovare la loro composizione e il loro bilanciamento attraverso l’appropriato uso degli strumenti ordinari.
Ilva in A.S. si riserva quindi di impugnare l’ordinanza dinanzi alle autorità competenti.