Abbiamo partecipato questa mattina come Pd di Taranto al Consiglio di fabbrica straordinario tenuto a Palazzo di Città e convocato da tutti i sindacati dell’Ilva che avevano invitato tutti i rappresentanti politici e istituzionali del territorio.
Abbiamo partecipato perché non solo siamo stati protagonisti come partito e come Governo di una trattativa sindacale, ambientale e industriale che dopo anni di incertezza per cittadini, lavoratori ed imprese del territorio, finalmente ha iniziato a definire una soluzione che concilia tutti gli interessi in causa, ma perché per la prima volta vi è stata una unità tra i sindacati nell’appello alle Istituzioni.
Per questo ci facciamo promotori di una ulteriore interlocuzione tra loro e il Governo affinché possa riprendere immediatamente il tavolo prima che si verifichi il rischio di un prossimo governo che in assenza del Pd significhi chiusura della fabbrica, licenziamento dei lavoratori e nessuna bonifica per la città. Questa infatti è l’unica soluzione dichiarata da tutte le rappresentanze istituzionali pur oggi invitate al tavolo ma assenti.
Nel rispetto delle opinioni di chiunque, che pur contrasteremo per il futuro della città, spiace che abbiano già trovato le loro soluzioni dialogando esclusivamente fra loro come la mattina del primo maggio. Solo col dialogo tra tutti, invece, noi riteniamo che si possano trovare soluzioni per ognuno.
Come hanno ben detto le rappresentanze sindacali questa mattina: “Chi oggi non c’è continua ad alimentare quel clima di odio di quando ci dividevano, sindacati, politici e persino cittadini di questa terra, tra ammazzabambini e no”.
Tutti, nessuno escluso, siamo qui per lottare per la salute, il lavoro, e la vita di questa terra.
Infine, è molto importante che, come richiesto mesi fa dal Pd di Taranto, il Sindaco Melucci abbia annunciato finalmente il ritiro del ricorso al Tar.