L’unanimità in commissione “Assetto del territorio” apre le porte al progetto del nuovo mercato rionale dei quartieri Italia e Montegranaro.
Più famoso con il nome di “piazza Lucania”, il mercato sarà completamente riqualificato grazie a un investimento di 4 milioni di euro, che lo trasformerà in una struttura moderna destinata al commercio, ma anche alla condivisione sociale attraverso spazi dedicati ad associazioni e servizi, sull’esempio dei più famosi mercati delle capitali europee. Il nuovo mercato occuperà gli spazi attualmente destinati a parcheggi (per intenderci quelli compresi tra via Emilia, via Campania e la scuola “Alfieri”), liberando via Lucania che tornerà a sfociare in corso Italia.
«Abbiamo rivoluzionato il progetto iniziale – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Massimiliano Motolese -, che prevedeva una semplice riqualificazione dell’esistente. Grazie soprattutto al lavoro svolto in commissione “Assetto del Territorio”, infatti, abbiamo pensato a quello spazio come a un’occasione generale di riqualificazione dell’area urbana, raccogliendo le sollecitazioni che ci pervenivano dai residenti».
Il progetto approderà a gennaio in Consiglio Comunale, per l’approvazione definitiva, ma il consenso ricevuto in commissione è già un segnale evidente dell’accoglienza che riceverà. «Sono soddisfatto del lavoro svolto – il commento del consigliere Enzo Di Gregorio, presidente della commissione “Assetto del Territorio” – perché questo progetto conferma le capacità programmatiche dell’amministrazione guidata da Rinaldo Melucci, tali da convincere tutti i consiglieri presenti in commissione. Ridaremo dignità agli operatori con un’opera di grande respiro, offriremo spazi di condizione oggi inesistenti, consentiremo al quartiere di sperimentare nuove forme di socializzazione, recuperando anche quel valore immobiliare che si era diluito negli ultimi anni. Un’operazione organica, insomma, della quale dobbiamo andar fieri».
Potrebbe essere una sorta di prova generale per un altro storico mercato cittadino, il “Fadini”, che necessità delle medesime attenzioni e che è già oggetto di progettazione.