GLI ENTI LOCALI: “ARCELOR VADA VIA DA TARANTO”

Vertice nella notte tra i rappresentanti istituzionali del territorio

Istituzioni ed enti locali di  Taranto criticano il Governo per la gestione del dossier acciaio e alleati contro ArcelorMittal. In particolare, si evidenzia il mancato ascolto della città. In una riunione congiunta è stata espressa “completa sintonia una ferma disapprovazione per la condotta del Governo sulla gestione della vertenza in parola e sulla mancanza assoluta del dovuto coinvolgimento del livello territoriale”. Inoltre, si afferma, “hanno ribadito la convinta e ormai ampiamente motivata contrarietà alla permanenza di ArcelorMittal a Taranto a qualunque titolo”.
La presa di posizione congiunta registra l’adesione di sindaco di Taranto, sindaci dell’area di crisi ambientale, oltre Taranto, anche Massafra, Statte, Crispiano e Montemesola, e presidenti di Provincia, Camera di Commercio di Taranto e Autorità portuale. I diversi soggetti istituzionali chiedono di nuovo al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte,  “la convocazione del tavolo che deve occuparsi della definizione di un accordo di programma sul futuro dello stabilimento siderurgico di Taranto”.

“Sono previste – si annuncia – ulteriori azioni di forte resistenza ad ogni nuovo tentativo di affrontare la vertenza ex Ilva senza corrette modalità”. Proprio due giorni fa il premier Conte ha annunciato che il negoziato tra Invitalia, società del Mef, e ArcelorMittal per il coinvestimento dello Stato nella società siderurgica, così come previsto dall’accordo di marzo scorso, è entrato nel vivo, e questo ha già provocato la critica reazione del sindaco.
Ma c’è avversione anche sull’intero fronte sindacale. Ieri l’incontro sulla nuova cassa integrazione nel siderurgico di Taranto si é chiuso senza alcun accordo con le sigle metalmeccaniche e l’azienda ha confermato il ricorso alla cassa Covid per ulteriori 4 settimane, dal 6 luglio, per un numero massimo di 8150 addetti e annunciato che intende proseguire la cassa Covid sino a fine anno utilizzando gli strumenti che il Governo metterà in campo. Se alla scadenza delle nuove quattro settimane non fosse possibile usare ancora la cassa integrazione Covid, ArcelorMittal ha già annunciato che userà la cassa integrazione ordinaria che a Taranto, per crisi di mercato, ora aggravata dall’impatto Covid, è già cominciata a luglio 2019. (AGI)

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