“L’intuizione del nostro segretario nazionale Antonio Tajani, che ha lanciato l’iniziativa “Estate in carcere”, è stata quanto mai giusta perché le condizioni di vivibilità all’interno della casa circondariale di Taranto sono scarsissime”. Così l’on Vito De Palma di Forza Italia, a margine della visita di oggi al carcere di Taranto assieme al consigliere regionale Massimiliano Di Cuia, al consigliere provinciale Raffaele Gentile e altri dirigenti locali del partito. Hanno visitato la struttura e incontrato direttore della casa circondariale, i sindacati di polizia penitenziaria. “Le criticità -ha aggiunto- non sono certamente ascrivibili alla direzione del carcere, che sta facendo un ottimo lavoro. Ma le condizioni, soprattutto in alcune zone del carcere, sono letteralmente disumane. La struttura di Taranto può ospitare 500 detenuti, ma attualmente ce ne sono quasi mille: una situazione che espone a rischi gli operatori penitenziari e impedisce ai detenuti di scontare la pena in modo civile. Sono problemi serissimi -ha concluso De Palma- che sottoporrò già oggi stesso al viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, unitamente all’urgenza di procedere al potenziamento del personale in servizio, affinché siano inseriti tra le urgenze dell’agenda di lavoro”.
“Oggi abbiamo constatato che c’è un gravissimo problema infrastrutturale che rende la pena a dir poco inumana”, ha commentato Massimiliano Di Cuia. “Abbiamo fotografato una situazione estremamente delicata in cui è compromessa la funzione educativa della pena. All’interno del carcere si svolgono diverse attività scolastiche e formative e di questo ci complimentiamo con la direzione. Ma i problemi restano e chi ha il potere di intervenire deve farlo con la massima celerità. Struttura fatiscente, assenza di docce, niente aria condizionata, 5-6 detenuti in una cella con un bagno solo utilizzato anche come cucina: sono solo alcuni dei disagi quotidiani che, tra l’altro, pongono in rilievo anche un problema di natura sanitaria”.
“Stamattina -ha affermato Raffaele Gentile- ci siamo recati qui in visita, come voluto giustamente dal nostro segretario nazionale Tajani. La pena deve avere una funzione rieducativa, come vuole la nostra Costituzione e noi ci auguriamo che la buona politica del governo nazionale possa avere effetti anche sulla vita nelle carceri”.