La Fiom Cgil segnala di nuovo ai vertici di ArcelorMittal (amministratore delegato e direttore delle Risorse umane) un problema di cattivo funzionamento ai carriponti addetti al prelievo delle bramme di acciaio nel reparto Treno nastri 2.
“In merito al funzionamento del CP 19 del reparto Dbs2/ Tna2, ci risulta che nella giornata del 29.10.2020, in mattinata – scrive la Fiom all’azienda – il carroponte in oggetto abbia dato segnali di malfunzionamento prelevando in automatico una bramma media, avendo come istruzioni di lavoro una bramma corta verso parco per bramme corte. Tale situazione – afferma il sindacato – è similare a quella accaduta giorno 21.10.2020. Inoltre – aggiunge – nella fattispecie ci risulta che sia intervenuta la manutenzione elettrica per verificare i problemi di malfunzionamento”. “Si richiede pertanto – conclude la Fiom – di essere informati, in via urgente, sulla natura del malfunzionamento e sull’intervento della manutenzione elettrica”. Il reparto e la macchina sono gli stessi al centro di uno scontro tra Fiom e ArcelorMittal, la quale ha sospeso, con provvedimento disciplinare, sia l’operatore del carroponte, sia un delegato di fabbrica della Cgil col quale il lavoratore era a colloquio. L’azienda smentisce ogni anomalia di funzionamento e imputa al lavoratore una manovra sbagliata, nel senso che, a causa di un mancato controllo, ha posizionato una bramma media anziché corta, e per le diverse dimensioni e caratteristiche rispetto all’alloggiamento, la bramma ha sfondato e fatto crollare parte del muro perimetrale del capannone del reparto. Per l’azienda, il delegato, nel colloquio con l’operatore, lo avrebbe distratto. Il sindacato invece replica affermando che “c’è stato un guasto operativo. E che il delegato si era recato sul posto a fronte della segnalazione dell’operatore”. (AGI)
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