FIM CISL E USB: SCIOPERO DEI LAVORATORI ARCELOR

DALLE 7 DI DOMATTINA FINO AL 22 MARZO

Le segreterie di Fim Cisl e Usb hanno proclamato lo sciopero dalle dalle 7.00 di domani sino alle 23.00 del 22 marzo esteso ai lavoratori dell’appalto e dell’indotto”. La decisione è stata presa dopo che “nell’incontro di oggi tra organizzazioni sindacali e relazioni industriali, registriamo che ArcelorMittal a seguito di 3 giorni di vani confronti, continua a tergiversare sulle richieste delle organizzazioni sindacali di mettere in sicurezza i lavoratori del sito e dell’appalto indotto, in linea con il Dpcm di ieri”.
L’azienda invece ritiene “tramite le misure adottate, di avere creato le condizioni per consentire lo svolgimento della attività lavorativa sia da parte dei nostri dipendenti sia da parte dei dipendenti e dei collaboratori delle aziende nostre fornitrici e le nostre appaltatrici, in modo conforme alle disposizioni di legge di conseguenza respingiamo fermamente tutte le accuse ed i rilievi mossi al riguardo nei confronti della nostra società”.

Franco Rizzo, segretario USB, spiega:: “L’ormai consueto atteggiamento arrogante da parte di Arcelor Mittal nei confronti dei lavoratori ci costringe a proclamare 10 giorni di sciopero che con ogni probabilità verranno estesi ad un periodo più lungo. Abbiamo più volte invitato l’azienda ad attivare la cassa integrazione, ad applicare il regime minimo con la comandata e sospendere tutte le attività d’appalto. Le nostre richieste al fine di mettere in sicurezza gli impianti, ristabilire un clima di tranquillità e consentire così ai dipendenti di lavorare serenamente, senza il rischio di contagio da Covid-19.

Quella mostrata da Arcelor Mittal è una reiterata irresponsabilità, una condotta che senza dubbio fa trasparire indifferenza, anche quanto la situazione assume contorni molto particolari e per questo richiederebbe ben altre reazioni”.

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