di Paolo ARRIVO
Metti una sera in un rinomato posto della provincia di Bari. Al mare, d’estate, con della musica importante, e con la voglia di fare degli incontri in presenza un tratto imprescindibile della ritrovata socialità. C’erano gli ingredienti per un evento emozionante. Nessuno poteva rovinarlo. Nemmeno la pandemia che, ancora in corso, nella fase di massima espansione globale, aveva messo a rischio la presenza di Anastasia Gromoglasova. “Sono arrivata in Italia a due giorni dal concerto – dichiara la pianista russa a LoJonio.it – non proprio la soluzione ideale per preparare un programma così impegnativo. Ho trovato tante restrizioni per colpa del Covid, alle quali l’organizzazione del Festival si è dovuta adeguare. Nonostante quelle si sente tanto che la vita sta tornando alla normalità”. Così lei ce l’ha fatta: è stata tra gli interpreti del concerto andato in scena nella location di Polignano a Mare. Un evento rientrante nel 46esimo Festival della Valle d’Itria, realizzato nella serata di mercoledì scorso, grazie all’accoglienza “Credo sia la prima volta che ho suonato sotto la pioggia: è stato molto emozionante. Come pure suonare in pubblico per la prima volta dopo il lungo periodo di silenzio. Per un pubblico ‘vivo’. Peccato solo che, in questo magnifico posto, non siamo riuscite ad esibire La mer di Debussy”. “Desidero esprimere la mia gratitudine per le persone che hanno reso possibile l’evento”, aggiunge Anastasia Gromoglasova ammettendo che “non deve essere stato per niente facile organizzarlo. Un successo, e un segnale di speranza”. Altri brani attendono la pianista sbarcata dagli Emirati Arabi. Che in Puglia, a Martina Franca, si tratterrà per qualche settimana. “Con mia sorella Liuba farò la registrazione di tutte le Sinfonie di Tchaikvsky. Un lavoro che porteremo in Giappone. Poi probabilmente, a fine agosto, farò parte del Bari Piano Festival”. 4 allegati
|
|
|