di GIANNI SEBASTIO
Massimo Ferrarese, commissario straordinario per la realizzazione degli interventi necessari per lo svolgimento dei Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026, fa il punto sulla situazione. Ha convocato i giornalisti nella sede della Camera di Commercio ionica, quartiere generale del Governo per Taranto 2026.
“Voglio fare chiarezza su alcuni aspetti – esordisce -. In primo luogo, i finanziamenti. Quando ci si candida per un progetto deve essere realizzato. Il 12 aprile, con una nota del Comitato organizzatore inviata a tutti i sindaci, veniva sollecitata la trasmissione dei progetti definitivi entro il 10 maggio scorso, e non veniva fatto riferimento ai fondi. Al momento, i comuni più avanti degli altri sono Grottaglie, Martina Franca, Statte, Torricella, Laterza, Crispiano, Lecce e Avetrana”.
Ferrarese prosegue: “Va chiarito che se c’è un commissario vuol dire che qualcuno è stato commissariato. Il ruolo che mi è stato assegnato consente delle strade in più per accelerare e agevolare il percorso. Ed è quanto mi sarei aspettato da tutti. Il 6 giugno (giorno in cui Ferrarese è stato ufficialmente nominato, ndr) per prima cosa ho inviato una PEC a tutti gli attori per ottenere i progetti esecutivi: al momento, per i Giochi del Mediterraneo ci sono otto progetti complessivamente tra tutti i comuni interessati, nessuno di questi a Taranto. La scorsa notte ho ricevuto il progetto “pubblico-privato” dello stadio Iacovone. Nel masterplan si parla solo di riqualificazione e adeguamento dell’impianto, ufficialmente non è stato mai inviato il progetto di demolizione e ricostruzione”.
PROGETTO STADIO “IACOVONE”
Sulla realizzabilità, Ferrarese si è espresso così: “Non ci sono i tempi per demolire e ricostruire: partendo domani, l’opera sarebbe completata nel 2028, pertanto va individuata un’altra soluzione, ovvero un restyling importante con un progetto di alto livello. Conservando i 25mila posti, prevedendo la copertura totale. Per lo stadio del nuoto si è accumulato ritardo, ma se si accelera si potrebbe fare in tempo a realizzare la struttura”.
NESSUN IMPIANTO AL MOMENTO APPALTABILE
Massimo Ferrarese è sceso nei dettagli illustrando l’attuale situazione tecnica. ‘Questo, al momento, il quadro della progettazione in merito agli impianti previsti a Taranto: Campo Scuola Salinella non appaltabile; stadio del nuoto presso Torre d’Ayala non appaltabile; Palamazzola non appaltabile; Palestra Ricciardi, mancano gli elaborati; Pattinodromo, nessun documento; Centro Sportivo Magna Grecia, nessun documento; Centro Sportivo Torpediniere, mancano elaborati; Campo comunale di Talsano, non appaltabile.
“I fondi ci sono – spiega Ferrarese -, 150 milioni complessivi: i primi venti stanno per essere accreditati, ma non si possono impiegare perché senza progetti esecutivi non è possibile”.
Poi, in chiusura, Ferrarese spiega l’aspetto politico della vicenda. “È indispensabile la massima collaborazione, il mio non è un ruolo politico. Suggerisco un “pit-stop” facendo tutti un passo indietro. Puntando all’immediata realizzazione delle principali strutture e coinvolgendo “Sport e Salute” per bandire velocemente gli appalti. Il mio impegno sarà anche quello di far rientrare il Coni, andrò personalmente a Roma per parlare con Malago”.