FALSI ROLEX: IN MANETTE 6 FRA BRINDISINI E TARANTINI

Contraffazione e ricettazione di prestigiosi brand internazionali

Riciclaggio e ricettazione di Rolex , questa l’accusa. Sei arresti nei confronti di altrettanti indagati accusati di sostituire pezzi originali con pezzi contraffatti, rivendendoli alle gioiellerie,

E’ stata la Guardia di Finanza di Brindisi a eseguire sei ordinanze di custodia cautelare a carico di  soggetti accusati di riciclaggio e ricettazione. In manette sono finiti: Giuseppe Pannofino di Ostuni , Egidio Saracino  di Taranto, Maurizio Uzzi di Taranto, Raffaele Caforio di Taranto, Maria Pastore di Taranto e Giuseppe Di Nocera di Napoli. Le indagini, scaturite da elementi investigativi riferibili ad ipotesi di riciclaggio di orologi di prestigiosi brand internazionali, hanno portato alla luce un articolato sistema di contraffazione e ricettazione di beni preziosi che venivano, successivamente, commercializzati in tutta Italia ed anche in diversi Stati europei (Germania, Olanda, Belgio).  I preziosi venivano  assemblati con parti contraffatte e originali, tali da confondere, e venivano corredati dai certificati di proprietà ed altri accessori tutti “contraffatti”, di ottima fattura, difficilmente riconoscibili dai normali acquirenti truffati. La certezza dell’alterazione degli orologi è stata avvalorata nel corso delle indagini dai periti delle famose case orologiere appositamente interessate (i marchi Rolex ed Omega).

E’ stato poi accertato che i preziosi, venivano, poi, rivenduti da una oreficeria della provincia brindisina ad ignari clienti e ad altre imprese che, a loro volta, li immettevano sul mercato. Gli accertamenti, tuttora in corso, hanno permesso di segnalare altri 9 soggetti all’autorità giudiziaria che, a vario titolo, hanno agevolato la commissione dell’illecita condotta. Le attività sono finalizzate a quantificare il complessivo “volume d’affari” dei soggetti colpiti dalle odierne misure nella illecita commercializzazione dei preziosi, identificare i numerosi acquirenti, nonché individuare ulteriori corresponsabili.

Insomma, l’inchiesta non si ferma qui e potrebbe approdare ad ulteriori e clamorosi sviluppi.

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