Salta il divorzio consensuale tra Governo
e ArcelorMittal per una soluzione meno traumatica sul futuro dell’ex
gruppo Ilva: il governo si prepara ora all’amministrazione
straordinaria. L’esecutivo, infatti, ha approvato in serata un decreto
legge ad hoc con cui rafforzare alcune misure a tutela della
continuità produttiva e occupazionale delle aziende in crisi in
amministrazione straordinaria che spianerebbe la strada alla decisione
giudicata dal governo, secondo quanto s’apprende, ormai ‘inevitabile’.
Un epilogo che arriva al termine di una giornata convulsa che ha visto
un durissimo scambio di accuse tra i soci di Accierie d’Italia
combattuta senza esclusione di colpi.
“Invitalia sta proponendo una
diluizione di ArcelorMittal al 34% attraverso un aumento di
capitale di 320 milioni di euro e la conversione in capitale del
finanziamento soci di euro 750 milioni. Conseguentemente, AM
perderebbe il controllo congiunto e diventerebbe un investitore
di minoranza con soli diritti di protezione di base. Queste due
proposte sono in linea di principio accettabili per AM”. Lo
dicono fonti legali vicine all’investitore privato di Acciaierie
d’Italia, l’ex Ilva, in merito alle trattative in corso con la
societa’ del Mef e il Governo. “Invitalia richiede inoltre che
AM, in qualita’ di azionista di minoranza senza alcuna
partecipazione alla gestione, continui a finanziare ADI in
futuro”, aggiungono le fonti legali. Ma “questa richiesta non e’
accettabile per AM, tranne che per la partecipazione alle
risorse finanziarie per l’acquisto degli impianti, per il quale
AM ha offerto un contributo di 200 milioni di euro”. “Dal
momento che il Governo ha espresso la volonta’ che ArcelorMittal
esca da AdI, AM ha anche avanzato la proposta di cedere le
proprie azioni rimanenti direttamente a Invitalia o a un altro
investitore gradito al Governo.Tuttavia, Invitalia non e’
disposta ad acquisire la quota di AM”, affermano le fonti
legali. “ArcelorMittal – si osserva in conclusione – continua a
cercare una soluzione costruttiva, ma nelle negoziazioni
Invitalia rimane sulle proprie posizioni rispetto alle proposte
avanzate da ArcelorMittal. Obiettivo di ArcelorMittal – si
sostiene – e’ quello di trovare una soluzione negoziata come
alternativa all’ Amministrazione Straordinaria, che e’ dannosa
sia per il business di Acciaierie d’Italia, sia per tutti i suoi
stakeholder”.
LA NOTA DEL GOVERNO
Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge che rafforza alcune misure già presenti nell’ordinamento, a tutela della continuità produttiva e occupazionale delle aziende in crisi, fra cui l’ex Ilva, e prevede garanzie di cassa integrazione straordinaria durante l’eventuale amministrazione straordinaria. Vengono esclusi dalla cassa integrazione i lavoratori impegnati nella sicurezza e nella manutenzione degli impianti, per consentire che restino operativi. Rimangono ferme le disposizioni, già inserite nell’ordinamento, a tutela delle piccole e medie imprese creditrici. L’incontro con le organizzazioni sindacali è fissato per giovedì 18 gennaio alle ore 15, per proseguire il confronto avviato da tempo sul futuro dell’acciaio in Italia.