EX ILVA CONFERMA LICENZIAMENTO, RESTA LO SCIOPERO

PER ORA SENZA ESITO LA PROCEDURA DI RAFFREDDAMENTO

Nulla di fatto nel primo confronto tra ArcelorMittal Italia, ex Ilva, e sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm a proposito della procedura di raffreddamento per lo sciopero di 24 ore, del 21 maggio, del personale addetto alle continue dell’acciaieria di Taranto. Le parti sono rimaste sulle loro posizioni e non si é registrata alcuna schiarita. Lo dicono ad AGI fonti sindacali aggiungendo che resta per ora confermato il licenziamento di un dipendente ArcelorMittal Italia in forza all’acciaieria 2. Oggi il confronto ha coinvolto i rappresentanti sindacali unitari di fabbrica, domani, invece,la procedura di raffreddamento andrà avanti con i coordinatori di fabbrica Fim, Fiom e Uilm. Terzo ed ultimo tentativo, quello dei segretari provinciali delle tre sigle metalmeccaniche. Lo sciopero del 21 maggio è stato indetto perché ArcelorMittal Italia ha licenziato un lavoratore della colata continua dell’acciaieria 2 imputandogli una responsabilità nell’incendio scoppiato la mattina di Pasquetta, incendio preceduto da una esplosione (non ci sono stati però feriti, nè altre gravi conseguenze). I sindacati replicano affermando che l’incendio non è frutto di un errore del dipendente ma di un’anomalia dell’impianto e quindi il licenziamento è ingiustificato. (AGI)

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