La musica ma anche i temi del lavoro, dell’ambiente, delle vertenze di lavoro, della pace. C’é tutto questo nell’UnoMaggioTaranto, l’evento promosso dal comitato “Cittadini e lavoratori liberi e pensanti” già dal 2013, sull’onda della vicenda Ilva, e che torna domani dopo due anni di assenza causa Covid. Il programma si sviluppa da mattina, con i dibattiti (ci sarà anche Cecilia Strada che parlerà di migrazioni), e poi prosegue dal primo pomeriggio a mezzanotte con la musica. Il tutto in diretta esclusiva su Antenna Sud 14.
“Siamo stati capaci nel non farci condizionare dal lungo periodo di restrizione mobilitando sui nostri temi altre espressioni – hanno detto questa mattina gli organizzatori in una conferenza stampa -. Domani saranno a Taranto realtà operaie di tutto il Paese. Dal Veneto alla Campania, dalla Sicilia alla Sardegna”.
“L’UnoMaggioTaranto – é stato spiegato – diviene così tassello di una battaglia che tanti cittadini e lavoratori stanno portando avanti. Realtà che condividono con i cittadini di Taranto una vita libera dalle tossicità, dalla guerra e dallo sfruttamento”.
Per la parte musicale, che è il clou della manifestazione, i direttori artistici sono l’attore Michele Riondino, il cantautore Diodato e il musicista Roy Paci. Gli ospiti che saliranno sul palco sono Gianni Morandi, Ermal Meta, Melancholia, Giovanni Caccamo, Terraross, Naip, Fabrizio Bosso, Erica Mou, Giovanni Truppi, Calibro 35, Gaia, Francesco Forni, Margherita Vicario, Eugenio in Via Di Gioia, Cosmo, The Niro.
Diodato, che con Riondino e Paci si esibirà in apertura del concerto, ha dichiarato in punto stampa nell’area del concerto che “tutti gli artisti vengono ad amplificare messaggi importanti. Questo fa la nostra manifestazione – ha detto Diodato, vincitore di Sanremo 2020 -, avvicina delle anime che hanno la stessa visione del mondo in qualche modo. Noi qui vogliamo ribadire che l’unico mondo in cui è possibile vivere pacificamente, è un mondo in cui vengono rispettati i diritti di tutti, in cui gli ultimi vengono ascoltati per primi e i più fragili vengono tutelati”. “Attorno a questo palco – ha rilevato Diodato – ci unisce anche la visione del rispetto per il pianeta che ci ospita. A noi sembrano cose semplici, basilari, ma nel mondo in cui viviamo è evidente che non lo siano”.
Diodato ha poi aggiunto “che dobbiamo essere tutti orgogliosi di quello che sta succedendo a Taranto. Eravamo gli ultimi, adesso siamo in qualche modo i primi. Siamo una delle città culturalmente più attive. Ciò che succede a Taranto e soprattutto al Sud, è una eccezione straordinaria”. Anche le altre manifestazioni che si creano “è per noi motivo di orgoglio – ha concluso Diodato – perché sappiamo che da questa azione di guida, da questa follia qui, é nato questo movimento. Io vedo fiorire questa città e noi tutti dobbiamo crederci” (AGI)..