In vista della riapertura delle chiese con la celebrazione della messa presenti i fedeli, riapertura fissata dal 18 maggio, l’arcidiocesi di Taranto ha fatto predisporre dei cartelli che saranno affissi nelle stesse chiese a partire dall’ingresso. Sono un vademecum con una serie di regole cui attenersi. C’è anzitutto il saluto dell’arcivescovo di Taranto, Filippo Santoro, e dei sacerdoti. “Cari fratelli e sorelle – si legge nella parte alta del cartello -, nel darvi il benvenuto nella casa del Signore, vi invito ad attenervi a queste semplici norme per ricominciare a vivere le nostra vita di comunità in questo periodo di prova. Attingiamo da qui la speranza da portare a tutti! Vi benedico di vero cuore, il vostro vescovo Filippo insieme con i vostri sacerdoti”.
A seguire, evidenziate da scritte in maiuscolo, punti esclamativi, colore rosso e il simbolo del divieto di accesso, le varie raccomandazioni da osservare. Anzitutto, sormontato dalla scritta “Attenzione”, c’è l’indicazione del numero dei fedeli consentito nella chiesa dove i cartelli sono affissi. Segnato in campo rosso, con due simboli del divieto di accesso, è invece l’alt all’ingresso in chiesa per coloro che hanno una temperatura corporea ai 37,5 gradi centigradi o che hanno avuto, nei giorni precedenti, contatti con persone positive. Una parte del cartello racchiude poi le indicazioni contrassegnate dalla dicitura “Obbligo”, evidenziata con due punti esclamativi. Si chiede tra l’altro di “entrare ed uscire dalla chiesa attraverso le porte dedicate rispettando la distanza di m. 1,50 dagli altri fedeli”, di “indossare la mascherina”, di “sedersi nei posti specificati”, di “avere almeno m. 1,00 di distanza dalla persona alla destra e alla sinistra e m. 1,50 dalla persona davanti e dietro”, di “depositare eventuali offerte per i poveri e per la parrocchia negli appositi contenitori”, di “ricevere la santa comunione” attenendosi “alle indicazioni del celebrante”, di “non sostare in chiesa o sul sagrato dopo la celebrazione”. Accanto a ciascuna indicazione da rispettare, racchiuso in un tondo c’è anche il disegno grafico di ciò che non si deve assolutamente fare. Questo per rendere ancora più evidente la stessa indicazione. Ultima raccomandazione, staccata dalle altre, scritta con caratteri di colore giallo su fondo blu e marcata anche qui con due punti esclamativi: “Non dare la mano e non abbracciare fisicamente nessuno”. (AGI)