DELEDDA E DE CAROLIS CHIUSE FINO A FINE ANNO SCOLASTICO

Con un ordinanza del sindaco Rinaldo Melucci

(AGI) – Taranto, 29 mar. – Il Comune di Taranto, con un ordinanza del sindaco Rinaldo Melucci, ha disposto oggi pomeriggio la chiusura delle scuole Deledda e De Carolis sino alla fine dell’anno scolastico. Le scuole erano state già chiuse lo scorso 2 marzo per 30 giorni in quanto vicine alle collinette ecologiche ex Ilva, oggi Arcelor Mittal, sequestrate a febbraio dalla Procura della Repubblica per inquinamento dopo un’ispezione di Arpa Puglia e carabinieri del Noe. Con la stessa ordinanza di oggi, che sostituisce quella in scadenza, il sindaco dispone che Arpa Puglia prosegua il controllo e il monitoraggio della qualità dell’aria all’interno e all’esterno dei due edifici scolastici, dandone comunicazione all’amministrazione. Per i 708 alunni delle due scuole, continuerà la sistemazione alternativa individuata dal Comune in altri plessi scolastici del quartiere Tamburi, anche ricorrendo ai doppi turni. Il sindaco ha disposto a marzo la chiusura delle due scuole dei Tamburi per motivi precauzionali e di sicurezza e chiesto nel contempo ad Asl Taranto ed Arpa Puglia di chiarire se le collinette, ritrovate piene di inquinanti, costituiscono ancora un pericolo per la popolazione scolastica. Arpa Puglia sta effettuando gli accertamenti al riguardo e Asl Taranto ha comunicato che ci si potrà pronunciare sulla sussistenza o meno di pericolo per la salute umana, solo dopo che sarà stata eseguita la caratterizzazione ambientale delle due collinette. Lunedì scorso, nel Consiglio comunale di Taranto tematico sull’ambiente, Arpa ha spiegato che le attività relative alle collinette dovranno essere concordate con la magistratura e insieme all’autorità giudiziaria si deciderà anche chi dovrà pagare, se il proprietario (Illva in amministrazione straordinaria) oppure il gestore (Arcelor Mittal subentrato a Ilva). Le collinette ecologiche furono costruite negli anni ‘70 dall’allora Italsider di Stato per creare una barriera contro l’inquinamento della fabbrica e separare così l’acciaieria dalle case dell’attiguo rione Tamburi. L’indagine dei Carabinieri del Noe e dell’Arpa ha scoperto nella seconda metà del 2018 che le collinette in realtà non avevano alcuna funzione di protezione ecologica ma erano una vera e propria discarica, di qui il sequestro. (AGI)

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