UFFICIALE: DE PALMA E SCALERA IN CONSIGLIO REGIONALE

ANCHE IL TAR DI BARI HA DATO RAGIONE AI RICORRENTI
Scalera

Adesso non ci sono più dubbi. Vito De Palma (Forza Italia) e Antonio Scalera (Puglia Domani) siederanno in Consiglio Regionale, a partire dalla prima seduta utile.

La prossima, inizialmente prevista per la giornata di domani, 2 dicembre, è stata rinviata (probabilmente al 14 dicembre, ma si attende conferma), sembra per le assenze per malattia di alcuni consiglieri.

L’udienza del Tar di Bari ha scritto la parola fine sui riconteggi: De Palma entra nel consesso al posto di Giuseppe Longo (Lista “CON Emiliano”), mentre Scalera surroga Mario Pendinelli (popolari con Emiliano).

La maggioranza scende così da 29 a 27 unità, mentre sale a 10 la pattuglia di consiglieri regionali tarantini.

 

Di seguito il dispositivo:

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezione Terza)

ha pronunciato il presente

DISPOSITIVO DI SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1335 del 2020, proposto da:
Vito De Palma, rappresentato e difeso dagli avvocati Francesco Paolo Sisto, Gianluigi Pellegrino, Sabina Ornella di Lecce e Luciano Ancora, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Francesco Paolo Sisto in Bari, via Roberto da Bari, 36;

contro

Regione Puglia, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Rossana Lanza e Anna Bucci, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso l’Avvocatura regionale in Bari, lungomare Nazario Sauro, 31-33;

nei confronti

Giuseppe Longo e Mario Pendinelli, rappresentati e difesi dagli avvocati Ida Maria Dentamaro e Nicola Dentamaro, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e con domicilio in Bari, via De Rossi, 16;
Michele Mazzarano, rappresentato e difeso dagli avvocati Fabrizio Cecinato e Mario Soggia, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Francesco La Notte, rappresentato e difeso dagli avvocati Nicolò Mastropasqua e Aristide Police, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Ruggiero Mennea, rappresentato e difeso dagli avvocati Nino Sebastiano Matassa, Rosa Volse e Pierluigi Panniello, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e con domicilio in Bari, via Andrea da Bari, 35;
Vincenzo De Martino, rappresentato e difeso dall’avvocato Antonio Guantario, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

e con l’intervento di

ad opponendum:
Lista elettorale “Popolari con Emiliano”, rappresentata e difesa dall’avvocato Michele Dionigi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e con domicilio in Bari, via Fornari, 15/A;

per l’annullamento

A) per quanto riguarda il RICORSO INTRODUTTIVO:

– nei limiti di interesse dei ricorrenti, dei verbali delle operazioni elettorali e di proclamazione degli eletti (per l’elezione del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale della Puglia del 20 e 21 settembre 2020) e, in particolare, dell’allegato al verbale operazioni del 30.10.2020;

– di ogni altro atto presupposto connesso e/o consequenziale ancorché non conosciuto dai ricorrenti; e per la correzione del risultato elettorale; con la proclamazione del ricorrente, dott. Vito De Palma, alla carica di consigliere regionale della Regione Puglia, con ogni connessa e conseguente statuizione e correzione;

B) per quanto riguarda il RICORSO INCIDENTALE presentato da Michele Mazzarano il 18.12.2020:

in parte qua delle operazioni elettorali dell’Ufficio Centrale Regionale presso la Corte d’Appello di Bari insediatosi per le elezioni del Presidente e del Consiglio Regionale della Puglia tenutesi in data 20 e 21 settembre 2020, affinché nella assegnazione dei 27 seggi complessivamente spettanti alla coalizione di maggioranza (così come eventualmente determinati a seguito dell’accoglimento del ricorso proposto dal dott. De Palma) siano attribuiti 16 seggi (anziché 15 seggi) alla lista “Partito Democratico”, 5 seggi (anziché 7 seggi) alla lista “Popolari con Emiliano” e 6 seggi (anziché 7 seggi) alla lista “Con Emiliano”;

– dell’atto di proclamazione degli eletti, in parte qua, di cui al verbale dell’Ufficio Centrale Regionale del 29-30/10/2020;

– della deliberazione regionale di convalida degli eletti;

– di ogni altro atto presupposto, consequenziale e/o connesso;

e per la correzione dei risultati elettorali, affinché sia confermata la proclamazione tra gli eletti del sig. Michele Mazzarano;

 

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l’art. 130, comma 7 cod. proc. amm.;

Visti gli atti di costituzione in giudizio della Regione Puglia, di Giuseppe Longo, di Mario Pendinelli, di Michele Mazzarano, di Francesco La Notte, di Ruggiero Mennea e di Vincenzo De Martino;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore il dott. Francesco Cocomile e uditi nell’udienza pubblica del giorno 30 novembre 2021 per le parti i difensori come da verbale di udienza;

 

PER LE RAGIONI CHE SARANNO ESPOSTE IN MOTIVAZIONE

il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia, sede di Bari, Sez. Terza, definitivamente pronunciando sul ricorso come in epigrafe proposto, conferma la sentenza parziale di questo T.A.R. n. 466/2021 e, per l’effetto, corregge i risultati elettorali nei termini di cui in motivazione, annulla l’elezione di Giuseppe Longo e proclama eletto il ricorrente Vito De Palma.

Spese compensate.

Pone a carico della Regione Puglia il pagamento del compenso complessivamente spettante al commissario ad acta da liquidarsi con separato provvedimento.

Manda alla Segreteria per gli adempimenti e le comunicazioni di rito ai sensi dell’art. 130, comma 8 cod. proc. amm.

Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’Autorità amministrativa.

Così deciso in Bari nella camera di consiglio del giorno 30 novembre 2021 con l’intervento dei magistrati:

Orazio Ciliberti, Presidente

Carlo Dibello, Consigliere

Francesco Cocomile, Consigliere, Estensore

L’ESTENSORE IL PRESIDENTE
Francesco Cocomile Orazio Ciliberti

Non si esclude, nel frattempo, il ricorso al Consiglio di Stato, da parte degli esclusi.

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