Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Elena D’Arcangelo (CON) sui Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026.
In questi giorni stiamo assistendo a false inaugurazioni e fantomatici nuovi progetti e, proprio per questo, crediamo che Taranto meriti di saperne qualcosa di più.Considerare lo sport come strumento di resilienza della nostra città solo per l’inaugurazione di una struttura tensostatica non solo è offensivo ma porta in sè anche la totale mancanza di visione di sviluppo concreto della città.
In quest’ultimo periodo abbiamo notato come titoli di giornale diventino fuorvianti per soddisfare la sete dei lettori. Ma su questo vorremmo fare chiarezza.
Il Campo scuola Valente, che proprio oggi verrà inaugurato, è stato finanziato con 3 milioni di euro dal Credito Sportivo e non direttamente dai Giochi del Mediterraneo. A questo impianto, nonostante i lavori appena conclusi, manca ancora l’illuminazione, parte importantissima per essere trasformato, come dice il Ministro, in uno degli impianti più moderni della regione. Rimandando tutto alla speranza che saranno proprio i Giochi, grazie al progetto della Regione, a sovvenzionare questo completamento con ulteriori 3 milioni di euro, senza i quali non potremmo usare la struttura già dalle prime ore del pomeriggio. Eh si, perché fino ad oggi il Campo Scuola è stato pagato per intero dai cittadini poiché “credito sportivo” vuol dire ‘prestito’ con un tasso agevolato, ma pur sempre prestito. Quindi, ricapitolando, fino ad oggi, soldi dei Giochi qui non ne sono stati investiti!
In questi giorni sono stati inoltre presentati i nuovi progetti dello stadio Iacovone e del PalaRicciardi, con tanto di venuta del Ministro Abodi. Vorremmo ricordare ai cittadini che i due progetti sono stati affidati con largo compenso e firmati da Sport e Salute senza che però ad oggi esista ancora nulla di concreto, dopo un anno di proclami, e senza certezze sui tempi di realizzazione. Qualcuno crede che bastino due foto con sorrisi per far sembrare quello che in realtà non è. E per questo stiamo cadendo nell’orrido.
In tutto ciò sono stati bravi a far lievitare il costo di rifacimento dello stadio a ben 60 milioni di euro. Una cifra importante ma che dovrà vedere i lavori finiti in 18 mesi; una sfida che sa di miracoloso e per la quale noi tutti vogliamo, comunque, il risultato in cassa per Taranto.
Sono, inoltre, riusciti a far lievitare il costo del Palaricciardi a 22 milioni di euro per avere una pista di atletica leggera indoor. Una pista indoor di atletica…certo, perché da noi piove sempre e abbiamo bisogno che i nostri ragazzi si allenino al coperto! Gli atleti della federazione si staranno facendo una grande risata. “Un sito dove potremmo ospitare grandi eventi”, hanno detto. Ma sapete quanto è la capienza di un palazzetto per i grandi eventi? Sapete perché qui non abbiamo mai potuto giocare un europeo di Volley o di Basket? Semplicemente per i numeri. E non potremmo farlo neanche al PalaMazzola che di posti ne contiene già 3.600, quasi il doppio di quello che avrà questo nuovo PalaRicciardi. Evidente che la narrazione sia falsata.Ma passiamo all’organizzazione, fondamentale per i Giochi, ciò che realmente dovrà far pendere l’ago della bilancia a favore della nostra comunità. Il Ministro è stato chiaro dicendo che le loro risorse sono destinate agli investimenti e non alla macchina organizzativa. E qui ci riporta a quanto è fondamentale il rapporto con le Federazioni che si sta perdendo, visto il progressivo l’allontanamento del Comitato.
Ma sembra che queste cose poco importino al Commissario, cosi come al neo direttore Molfetta da cui ci saremmo aspettati una marcia in più.
Vorremmo ricordare che i Giochi sono stati portati a Taranto nell’ambito di un piano ecosostenibile per la rinascita del territorio, per dare alla nostra città un aspetto completamente nuovo. Oggi ci facciamo prendere in giro da qualcuno che venendo da fuori ci travolge con titoloni e specchietti per le allodole. Ma ci rendiamo conto che c’è chi ha voluto sfasciare tutto per ignoranza, incompetenza e senza alcuna visione della città e per la comunità. Qualcuno in grado solo di affiggere slogan sui muri ‘la città prima di tutto’ e ‘sui giochi non si gioca’…e che invece giocano sulla pelle dei cittadini.
Oggi governa il narcisismo e la fanaticheria che ha l’energia degli stupidi, di coloro che sono capaci di tutto, ma a parte questo…di niente.
Elena D’Arcangelo
Responsabile per le politiche sportive e giovaniliCon Taranto