DAL GUP UN ISPETTORE DEL LAVORO

Parte lesa è il direttore dello stabilimento Appia Energy

Sarà il Giudice per l’Udienza Preliminare del Tribunale di Taranto, Gianna Martino, a decidere – il 13 luglio prossimo – se il settantunenne Salvatore Pataleo dovrà andare a processo, accogliendo così la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal Pubblico Ministero Marzia Castiglia.

Sono particolarmente gravi le accuse a suo carico ipotizzate dal PM, ovvero Frode in processo penale e Falsa testimonianza, soprattutto se si tiene conto che all’epoca dei fatti Salvatore Pataleo era Ispettore del Lavoro in servizio presso la Direzione territoriale del Lavoro di Taranto.

Parte lesa è l’ingegnere Luca Tagliente, direttore dello stabilimento Appia Energy di Massafra, protagonista suo malgrado di una vicenda che ha dell’incredibile, quasi grottesca, se non avesse trascinato un professionista nelle aule di tribunale per anni e anni, un processo da cui è stato poi assolto.

Le tribolazioni di Luca Tagliente – difeso dall’Avvocato Massimo Saracino – iniziano il 10 settembre del 2011, allorquando un dipendente di una ditta appaltatrice, addetto alla pulizia nell’inceneritore di Massafra Appia Energy, subisce un infortunio sul lavoro.

Luca Tagliente

Secondo la ricostruzione del PM Marzia Castiglia, nell’occasione Luca Tagliente fu accusato ingiustamente di non aver fornito alla ditta appaltatrice le informazioni necessarie per un corretto impiego di alcuni carrelli concessi in comodato d’uso alla ditta appaltatrice, nonché quelle per evitare i rischi connessi al loro utilizzo; l’ingegnere Luca Tagliente veniva accusato anche di non aver fornito ai lavoratori i mezzi adeguati e le misure organizzative previste ex lege per ridurre i rischi connessi alla movimentazione manuale dei carichi.

Salvatore Pataleo avrebbe anche omesso – sempre secondo il PM Marzia Castiglia – di allegare alla sua informativa gli atti che l’ingegnere Luca Tagliente aveva consegnato in precedenza all’Ispettorato del Lavoro, una documentazione che dimostrava senza ombra di dubbio che la ditta appaltatrice aveva ricevuto tutte le informazioni previste ex lege: in pratica Salvatore Pataleo avrebbe occultato una serie di documenti indispensabili a fini dell’accertamento dei reati!

L’accusa di falsa testimonianza è invece relativa alle dichiarazioni rilasciate dallo stesso Pataleo, in aula di Tribunale l’8 febbraio del 2017, in occasione del processo per l’infortunio sul lavoro che vedeva imputato Luca Tagliente, quando Salvatore Pataleo avrebbe ribadito sostanzialmente quanto riportato in informativa, non considerando invece la ricostruzione degli avvenimenti basata sui documenti acquisiti dall’Ispettorato del Lavoro.

Un processo conclusosi con l’assoluzione di Luca Tagliente con la formula più ampia, tanto che la relativa sentenza costituisce una delle fonti di prova proposte, dal PM Marzia Castiglia, al GUP Gianna Martino che ora dovrà decidere se rinviare a giudizio Salvatore Pataleo.

ispettore del lavoroPrimopiano