CORRUZIONE, ARRESTATO IL CAPO DELLA PROTEZIONE CIVILE DELLA REGIONE PUGLIA

L'amarezza del Governatore Emiliano, che ha disposto subito il cambio al vertice

La Guardia di Finanza di Bari ha arrestato in flagranza di reato Antonio Mario Lerario, dirigente della Regione Puglia (sezione strategia e governo dell’offerta e, ad interim, sezione Protezione Civile), con l’accusa di corruzione.

Lerario, 51 anni, sposato, originario di Acquaviva delle Fonti, è stato fermato, dopo aver ricevuto, in una busta, la somma di 10.000 euro in contanti da parte di un imprenditore che opera nel settore dell’edilizia.

L’arresto in carcere è avvenuto nell’ambito di indagini in corso relative all’attività di Lerario come dirigente della Protezione civile regionale. A quanto si apprende, l’imprenditore che avrebbe consegnato al dirigente la busta con denaro ritenuta una tangente, “ha in corso – fa sapere la Procura in una nota – contratti di appalto per la somma di oltre 2.000.000 di euro con la Protezione Civile regionale”.

Dopo l’arresto in flagranza, la Procura chiederà la convalida della misura cautelare e l’indagato comparirà dinanzi al gip per essere interrogato.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha appreso con amarezza e sconcerto la notizia  sull’arresto del dirigente Mario Lerario e ha disposto la convocazione di una Giunta straordinaria per deliberare la revoca degli incarichi a Mario Lerario e la contestuale nomina del nuovo responsabile delle Sezioni Protezione civile e Strategie e governo dell’offerta. La Giunta regionale ha conferito l’incarico a Nicola Lopane, già dirigente regionale della sezione Raccordo e Controlli al sistema regionale.

FOGGIA

Intanto tornano liberi dopo dieci giorni di arresti domiciliari Roberto Pucillo, amministratore delegato di Alidaunia società di elitrasporto, la figlia Valentina, procuratore legale della stessa società e la dirigente dell’Asl di Foggia Rita Acquaviva.

Restano invece agli arresti domiciliari l’ex direttore generale del Policlinico Riuniti di Foggia, Vitangelo Dattoli, il dirigente dell’ospedale foggiano Costantino Quartucci e il medico in pensione Antonio Apicella.

E’ quanto deciso dal gip del Tribunale di Foggia, Armando dello Iacovo, con riferimento alle istanze presentate dai difensori dei sei indagati coinvolti nell’inchiesta della guardia di finanza di Bari su presunte “manipolazioni” di due gare d’appalto, una riguardante il servizio di elisoccorso, l’altra il servizio di trasporto aereo di organi. Le accuse sono, a vario titolo, di turbativa d’asta e falso. Solo per i due imprenditori Pucillo e la dirigente Acquaviva il giudice ha ritenuto cessate le esigenze cautelari. Intanto i legali dei tre indagati rimasti ai domiciliari hanno annunciato di aver presentato ricorso al tribunale del Riesame.