COMUNE TARANTO, IL SINDACO AVOCA A SE’ TRE DELEGHE ASSESSORILI

Rimodulazione della Giunta dopo il recente voto alle Regionali e le ultime fibrillazioni
Verso una rimodulazione della Giunta-Melucci al Comune di Taranto. A darne notizia ufficiale è lo stesso ente in una nota diffusa alla stampa.
“L’Amministrazione comunale sta entrando nell’ultima fase del suo mandato, forte della quasi totale realizzazione del programma elettorale che i cittadini avevano scelto nel 2017.  Come annunciato dal Sindaco Rinaldo Melucci nelle ultime settimane, si rende ormai necessario un momento di confronto politico con le forze di maggioranza, nonché una riorganizzazione interna che dia speditezza alle azioni da concretizzare da qui al 2022, rispetto a quel programma politico-amministrativo, che è nei fatti confluito all’interno del più ampio piano dell’Ente civico per la transizione ecologica, economica ed energetica, denominato “Ecosistema Taranto”.
I fatti accaduti nell’ultimo Consiglio comunale, poi, hanno destato profondo rammarico nel capo dell’Amministrazione e accelerato questa esigenza di riforma.
Per quanto sopra, in data odierna, il primo cittadino ionico ha avocato a sé le deleghe degli assessori Gianni Cataldino, Francesca Portacci e Gabriella Ficocelli. Nell’attesa di approfondimenti con i gruppi di maggioranza di cui erano espressione, il Sindaco ha inviato a ciascuno di loro un sentito ringraziamento per il lavoro svolto”.
Tutti e tre gli assessori fanno capo all’area “Bene Comune” (capofila Piero Bitetti), che ricopriva fino a ieri quattro postazioni: tre assessori e la presidenza dell’Amat (Gira). Un peso maggiore ad altri gruppi (vedi il Pd: sette consiglieri) e al neonato gruppo che fa capo a Massimiliano Stellato (due consiglieri), ora eletto anche alla Regione.
Dalle opposizioni arrivano i primi commenti. Aveva già anticipato gli sviluppi del caso Massimo Battista (Liberi e Pensanti), dal canto suo Giampaolo Vietri (Fratelli d’Italia) dichiara: “L’ulteriore rimpasto di giunta a Taranto è l’emblema della frammentazione esistente tra chi governa la nostra città. Una politica cittadina rimasta in quest’ultima fase apparentemente coesa per giungere alle elezioni regionali in equilibrio ovvero per opportunismo politico dei gruppi della maggioranza”.
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