“COMPARTO 32, TUTTO SIA RINVIATO AL PUG”

LA PRESA DI POSIZIONE DEL COMITATO CITTA' SOSTENIBILE

Riceviamo e pubblichiamo una nota del Comitato Città Sostenibile sul Comparto 32:

 

Lunedì 19 dicembre il Consiglio Comunale di Taranto sarà chiamato ad esprimersi sul futuro della “Zona 32”, area posta verso il confine orientale della città, nella vasta area agricola compresa fra il centro commerciale ed il nuovo polo ospedaliero “San Cataldo”, ora in costruzione.

 

Il nostro comitato si è espresso in merito tanto tempestivamente quanto chiaramente. Chiediamo che il Consiglio Comunale respinga con chiarezza la proposta avanzata dalla Società Fratelli Marchetti rinviando al PUG una analisi approfondita di un’area delicata per l’ecosistema urbano e per il Parco del Mar Piccolo che deve essere preservata da qualsiasi cementificazione.

 

Riteniamo che l’area vada preservata da qualsiasi ulteriore edificazione, che di fatto potrebbe portare, nel tempo, alla realizzazione di quasi quattro milioni di metri cubi: come un paese di quasi 16.000 abitanti, un po’ più piccolo di Palagiano, un po’ più grande di Mottola. Le conseguenze, in una città groviera come la nostra, porterebbero a svuotare ulteriormente il resto del corpo urbano, rendendo spettrali molti quartieri in una città che è già in lento ed inesorabile spopolamento e, contemporaneamente ed inspiegabilmente, in cima nella classifica relativa al consumo di suolo.

 

Negli ultimi vent’anni l’andamento della popolazione è stato il seguente: 201.754 abitanti nel 2001; 200.154 nel 2011; 190.717 nel 2020; 189.171 nel 2022. A tale decrescita corrisponde stranamente un aumento consumo di suolo: secondo l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), a Taranto nel 2021 sono stati consumati ben 16,41 ettari (10,1 nel 2020), per un totale di suolo consumato pari a 5.337 ettari, ovvero il 21,6% del totale del territorio comunale. Un dato ben 3 volte superiore alla media nazionale, 5 volte rispetto alla media UE.

 

Sono numeri drammatici: popolazione in diminuzione e consumo di suolo naturale in aumento sono un mix che di transizione ecologica ha veramente poco. Riteniamo indispensabile che il nuovo PUG segni una netta cesura con il passato evitando di espandere ulteriormente i confini già sfilacciati di Taranto.

 

Ricordiamo che in Puglia abbiamo esempi di eccellenze ospedaliere (come il Miulli ad Acquaviva) fuori dai contesti urbani e perfettamente funzionali: ribadiamo, pertanto, che gli unici servizi veramente necessari all’ospedale sono quelli attinenti accessibilità e trasporto pubblico.

 

Chiediamo, inoltre, che non vengano assunte scelte che anticipino il PUG – che ci auguriamo tenda alla valorizzazione del Parco del Mar Piccolo – e che la città, insieme con i suoi cittadini, possa avere nel piano urbanistico generale uno strumento di partecipazione e confronto, in grado di garantire appieno il rammendo sociale e la sostenibilità ambientale del territorio nell’interesse pubblico.

 

Comitato Città Sostenibile

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