Riceviamo e pubblichiamo una nota del “Comitato io amo ❤ i nidi comunali”.
Tutte le bambine e i bambini hanno diritto a ritrovare il loro nido il giorno della ripresa.
Abbiamo purtroppo appreso che il comune sta procedendo con iniziative concrete nel percorso di privatizzazione di 2 asili nido comunali. Gli asili in questione, di cui ora abbiamo il nome, sono l’Arcobaleno e Le Mimose.
In mancanza ancora della pubblicazione del bando per l’affidamento a terzi, e sapendo quanto siano lunghi in genere certi percorsi burocratici, temiamo questo significhi la chiusura, almeno per la gran parte di questo nuovo anno educativo, di quelle due strutture, e certamente il disagio per le bambine, i bambini e le famiglie che verranno costretti a cambiare il nido che avevano scelto.
A parte i motivi culturali che in nome dei diritti dell’infanzia a fruire di servizi educativi di qualità ci portano a sostenere la gestione diretta comunale dei nidi , ci chiediamo di chi potrebbe essere il vantaggio di questa dismissione. Non certo della collettività. Nel provvedimento di giunta del 19 marzo per l’affidamento a terzi, infatti, era scritto che avrebbe avuto la durata di un solo anno, in attesa dell’espletamento del concorso (bandito nello stesso mese) per le nuove educatrici necessarie. Se ciò fosse vero dunque ci sarebbe un affidamento per pochi mesi. Molte cose sono tenute volutamente poco chiare.
È peraltro deplorevole ed insieme incomprensibile che l’amministrazione non abbia aperto ancora ad oggi (1 settembre) il bando per le nuove iscrizioni, e neanche quello (promesso da marzo) per la formazione di una nuova graduatoria delle supplenze per le educatrici.
Non siamo a conoscenza di misure e protocolli adottati prima del rientro in servizio del personale tutto dei nidi, a tutela della loro salute, in base alle norme previste contro il contagio da Covid-19.
Nulla risulta essere stato programmato ed eseguito nelle strutture, per l’adeguamento degli spazi interni ed esterni alle norme previste dal Piano Scuola anno 20/21 , e dalle linee guida per il sistema integrato 0-6 (di cui al d.l. 65/17) con le specifiche indicazioni per il segmento 0-3.
Tutti questi ritardi e inadempienze fanno temere che l’amministrazione abbia in realtà un sotterraneo disegno di completa dismissione del servizio a gestione diretta comunale.
Noi pensiamo che invece in questo momento così delicato e difficile per le famiglie, ci sia bisogno di rafforzare i servizi comunali per l’infanzia di cui la città storicamente (fra le poche del mezzogiorno) dispone.Ci stupisce tuttavia, tornando al discorso dell’affidamento a terzi dell’Arcobaleno e del Le Mimose, che una decisione così importante per l’interesse collettivo sia stata presa dal Comune in assoluto isolamento. Non ci risulta essere stato un confronto nel percorso decisionale in Consiglio Comunale, e neanche con le rappresentanze sindacali delle lavoratrici, e con i Comitati di Gestione dei due nidi direttamente interessati.
Non sono state ascoltate le istanze del nostro comitato. E neanche prese minimamente in considerazione le proposte, presentate da Gennaio, per fronteggiare l’emergenza che si sarebbe presentata nel servizio, data la drammatica contrazione di personale che sarebbe avvenuta per i pensionamenti previsti in quota 100.
Noi continuiamo a pensare che le bambine e i bambini abbiano il diritto di ritrovare, il giorno della ripresa, il nido e le educatrici che avevano lasciato bruscamente a marzo a causa del lockdown.
Soluzioni alternative alla privatizzazione, in attesa dei concorsi, ci sarebbero se solo il comune avesse la volontà di prenderle in considerazione.
Per questo diremo ancora no alla privatizzazione con un “presidio in passeggino” che si terrà il giorno di mercoledì 16 settembre alle ore 16.30 in piazza Castello.
Invitiamo tutte le forze (organizzate e non), le associazioni, gli innamorati dei nidi a comunali a dare la loro adesione sulla nostra pagina fb.Per il Comitato
Gabriella D’Amore, Sara Mastrobuono ,
Francesco Settembre, Luca Delton