Stamattina si è tenuto l’incontro presso gli uffici della Direzione di Cittadella della Carità richiesto da CISL FP e FP CGIL con la direzione aziendale: la convocazione ha indotto le due organizzazioni sindacali a revocare il presidio sotto la Prefettura programmato per la mattinata odierna.
Erano presenti per la Fondazione Cittadella della Carità, la dott.ssa Luciana Nigro e per il CDA il dott. Luigi Gianciotta.
“Ci è stato detto – sottolinea Flavia Ciracì Segretaria Provinciale CISL FP – che il concordato prefallimentare sarà presentato entro i primi 15 giorni di aprile e dovrà garantire i livelli occupazionali odierni; prima di allora saremo riconvocati per l’illustrazione dello stesso nel dettaglio; il prossimo stipendio dovrebbe essere erogato entro il 10 aprile poiché ci sono ancora le risorse economiche necessarie; si attende a breve il parere della Regione Puglia alle controdeduzioni inviate dalla Fondazione e la riapertura delle attività; per la sospensione delle attività ambulatoriali e di degenza, saranno utilizzate le ferie pregresse, in primis per coloro i quali hanno un monte ore ferie arretrato del 2021 /2022 molto elevato, questo almeno fino alla riapertura delle attività che dovrebbero ripartire se la Regione revoca il provvedimento subito dopo le festività pasquali ; in attesa delle nuove ispezioni dei Vigili del fuoco, ci saranno in struttura h24 le Guardie dei Fuochi che vigileranno sulla sicurezza dei lavoratori e dell’utenza. La CISL FP e la FP CGIL , hanno ribadito che d’ora in avanti si esigono relazioni sindacali chiare, trasparenti ma soprattutto costanti nel tempo. Dichiariamo che permane lo Stato di Agitazione , fino alla completa risoluzione della vertenza in atto, essendo altresì pronti ad intraprendere tutte le azioni sindacali necessarie a tutela dei diritti dei lavoratori e sindacali”.
Stessa lunghezza d’onda per la FP CGIL: “Rimane aperto – aggiunge il segretario Mimmo Sardelli – il problema per gli stipendi di aprile e seconda tranche tredicesime, se non si procede a riassegnare gli accreditamenti ( ad oggi sono saltate 570 prenotazioni e prestazioni e già 12 sono stati trasferiti)”.