«L’uomo è capace di arrivare alla fine dell’abisso e ricorrenze come questa servono per non farcelo mai dimenticare. Questo è il giorno in cui noi dobbiamo riscattare i valori delle persone e tutelare la dignità dell’essere umano assumendo l’impegno di combattere, fermare e mettere da parte ogni piccolo rigurgito di violenza e di odio razziale».
Sono le parole con cui il prefetto di Taranto, Demetrio Martino, ha dato il via alla cerimonia per la celebrazione della “Giornata della Memoria” svoltasi nel salone al terzo piano del Palazzo del Governo del capoluogo ionico. Nel corso dell’evento il prefetto e il vicesindaco Fabrizio Manzulli, in rappresentanza del Comune di Taranto, hanno consegnato la medaglia d’onore concessa dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla memoria del signor Giuseppe Angelini, che durante la seconda guerra mondiale fu deportato diventando vittima e testimone degli orrori consumati nei lager nazisti.
L’onorificenza è stata ritirata dalla figlia del signor Angelini che, con profonda commozione, nel ringraziare per il riconoscimento, ha voluto ricordare come, nel periodo in cui fu internato nei campi di concentramento, al pari di tanti altri che subirono lo stesso destino, suo padre fu annullato come persona, trasformato in un numero e privato di diritti e dignità.
«La giornata che stiamo vivendo – ha commentato il vicesindaco Manzulli – fa parte di una storia che non dovrà essere mai più riscritta. Dovremo combattere sempre affinché quelle atrocità non si ripetano e dovremo farlo ricordando e onorando la memoria delle vittime dell’olocausto, di chi fu perseguitato e vide calpestati la dignità e il rispetto delle persone umane per motivi razziali, di genere o politici».
La cerimonia, nel corso della quale sono stati eseguiti brani musicali dagli allievi del liceo “Archita” e sono state esposte opere pittoriche realizzate dai ragazzi dell’istituto artistico “Calò” di Taranto, ha visto la partecipazione dei vertici della magistratura e delle forze dell’ordine, di autorità civili e di numerosissimi studenti delle scuole del Tarantino, del Dipartimento Jonico-UniBA, dei militari allievi delle scuole sottufficiali della Marina Militare e dei volontari dell’Aeronautica Militare.