Gli Allievi del 141° Corso formativo della Scuola Carabinieri di Taranto hanno, al fine, traguardato la conclusione del percorso addestrativo avviato sei mesi orsono.
Questa mattina, la Caserma “Castrogiovanni”, è stata teatro della toccante cerimonia di conferimento degli Alamari d’Argento, particolare segno distintivo che viene apposto sulla marsina e definisce il mutamento di status da Allievo a Carabiniere. La celebrazione è strettamente correlata a quella del Giuramento solenne che, lo scorso 30 Aprile, ha visto assieme protagonisti, per la prima volta, Carabinieri e Marina Militare, nello splendore del lungomare di Taranto.
Anche oggi, ad attendere il Comandante della Scuola, Colonnello Giuseppe Palma ed i 245 Allievi del 141° Corso, questa volta schierati nella più intima Piazza d’Armi, vi erano sin dal mattino, in trepidante attesa, tantissimi genitori, parenti ed amici, pronti a festeggiare l’evento di commiato. Già domani, i neo Carabinieri partiranno alla volta delle 4.575 Stazioni che punteggiano il territorio nazionale, pronti a fare la loro parte, desiderosi di servire la comunità e consolidare, dunque, quel copioso patrimonio di valori che le generazioni passate hanno loro tramandato.
Hanno preso parte alla cerimonia, connotandola, così, di massima sacralità, i congiunti del Maggiore Ugo De Carolis, Medaglia d’Oro al Valor Militare, del Maresciallo Maggiore Ettore D’Amore, Medaglia d’Oro al Valor Militare e del Capitano Emanuele Basile, Medaglia d’Oro al Valor Civile, alti esempi di virtu’ etiche.
Particolarmente toccanti sono state le parole pronunciate dal Generale Cerrina, il quale ha posto l’accento sulla valorosa figura del Car. Bonavitacola Filippo, Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria”, impegnato a combattere l’occupante tedesco all’indomani dell’Armistizio. Già fatto prigioniero una prima volta, riusciva a fuggire per poi riprendere la lotta di resistenza. Catturato nuovamente, veniva posto dinanzi al plotone di esecuzione, mantenendo, tuttavia, forte dignità e senso dell’onore, specie allorquando l’Ufficiale tedesco, dopo avergli strappato gli Alamari dall’uniforme, gli intimava di calpestarli. Per tutta risposta il Bonavitacola sferrava un pugno al volto dell’Ufficiale urlando il proprio amore verso la Patria.
Fortemente emozionante è stato, poi, l’atto di apposizione degli Alamari sulla marsina, da parte dei genitori, parenti ed amici che invadendo la Piazza d’Armi e mescolandosi tra le Uniformi Storiche indossate dagli Allievi, hanno così rinnovato la comunione tra Arma dei Carabinieri e popolo italiano.
Il Comandante della Scuola, Colonnello Giuseppe Palma, nella sua allocuzione, ha ricordato che l’Arma è Polizia di comunità, che dà voce e risposte ai problemi della gente, che crede e resiste in nome di una Patria che non discrimina e non accetta disparità, come sancito dalla Costituzione Repubblicana. Rivolgendosi agli Allievi e dopo averli affidati alla protezione della Virgo Fidelis, ha augurato ogni fortuna, ricordando loro che sono lo scudo dei deboli e la spada della giustizia.
La Cerimonia si è poi conclusa tra abbracci, commozione e foto ricordo di un momento che ogni Allievo serberà per sempre nel proprio cuore.