C’è già la prima richiesta di cassa integrazione dalle aziende dell’indotto appalto siderurgico di Taranto per la crisi ArcelorMittal, ex Ilva. Si tratta dell’impresa Enetec che si doccupa di progettazioni, costruzioni e montaggi industriali. Nella lettera spedita ai sindacati metalmeccanici e a Confindustria Taranto, Enetec dice di «ritenere improcrastinabile l’avvio di una procedura di cassa integrazione ordinaria per 50 unità lavorative, 46 operai e 4 impiegati, su un organico complessivo di 56 unità, 50 operai e 6 impiegati, da sospendere per un massimo di zero ore a decorrere dall’11 novembre per 13 settimane complessive». Enetec ricorre alla cassa perché ritiene siano «a rischio tutte le commesse ad oggi in fase di lavorazione».
Fonte Sole 24 Ore