(AGI) – Taranto, 24 lug. – “L’incarico di commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto, già conferito a Vera Corbelli fino al 7 luglio 2019, è protratto di un ulteriore anno a decorrere dall’8 luglio 2019”. Lo stabilisce il Dpcm firmato, per il presidente del Consiglio, dal sottosegretario alla presidenza Giancarlo Giorgetti. “Il commissario straordinario – si legge nel Dpcm – non ha diritto ad alcun compenso e dalla sua nomina non derivano ulteriori oneri a carico della finanza pubblica”. Il precedente incarico, scaduto lo scorso 7 luglio, era stato conferito al commissario Corbelli con Dpcm del 24 luglio 2018 mentre la prima nomina risale all’8 luglio 2014 sempre con Dpcm. Nel provvedimento firmato da Giorgetti si fa riferimento tra l’altro al “permanere della complessità e delle criticità riscontrate nel dare attuazione, in sinergia con le altre pubbliche autorità locali, agli interventi contemplati nel protocollo del 26 luglio 2012”. Protocollo relativo agli “interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto” sottoscritto dai ministeri Ambiente, Infrastrutture e trasporti, Sviluppo economico e Coesione territoriale insieme a Regione Puglia, Provincia di Taranto, Comune di Taranto e commissario straordinario del porto di Taranto. A monte del decreto di proroga, c’é una lettera che il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ha inviato al sottosegretario Giorgetti. Nella lettera del ministro si legge tra l’altro che “la riqualificazione ed il risanamento ambientale dell’area di Taranto, anche per le implicazioni sociali ed economiche connesse alla situazione emergenziale nel tempo determinatasi, ha ricevuto costante attenzione da parte di questo Governo”. Il commissario Corbelli, scrive Costa, “ha predisposto un percorso volto a costruire ed attuare un programma di misure a medio e lungo termine finalizzato alla bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell’intera area di Taranto, da attuarsi con i fondi all’uopo individuati e destinati alla contabilità speciale intestata al commissario stesso”. “Ritengo pertanto necessario proseguire senza soluzione di continuità – scrive Costa a Giorgetti – negli interventi e nelle azioni oggi in campo, così da affrontare la problematica dell’inquinamemto diffuso con un approccio di sistema, partendo dalle cause, valutandone gli effetti ed intervenendo sugli stessi anche e soprattutto nell’ottica della sostenibilità ambientale”. La figura del commissario per la bonifica di Taranto è istituita dalla legge n. 171 del 2012 a seguito del decreto n. 129 dello stesso anno. Corbelli è il secondo commissario. Il primo incarico venne dato ad Alfredo Pini, che era anche comandante nazionale del Corpo dei Vigili del Fuoco. La mission del commissario Corbelli riguarda tutte le aree inquinate esterne al perimetro del siderurgico ex Ilva, ora ArcelorMittal. E quindi il commissario si occupa del rione Tamburi, vicino all’acciaieria, della messa a norma delle scuole dello stesso quartiere, della bonifica del cimitero di Taranto, anch’esso vicino alla fabbrica, nonché del Mar Piccolo, dell’area di Statte e della discarica ex Cemerad. Nel corso del suo mandato, Corbelli ha sottoscritto una serie di accordi con enti locali, forze armate e di polizia e istituzioni universitarie. Diverse già le azioni effettuate e portate a termine. Per il Mar Piccolo, censiti tutti gli scarichi ed effettuata insieme alla Marina Militare un’opera di rimozione di rifiuti, carcasse di mezzi e rottami abbandonati negli anni sui fondali, dovrebbe ora partire l’intervento di bonifica vero e proprio basato su un mix di sperimentazioni e soluzioni. (AGI)