BLITZ IN 5 COMUNI DEL SALENTO: 11 ARRESTI PER USURA, ESTORSIONI E VOTI DI SCAMBIO

Ai domiciliari Megha, ex sindaco di Neviano

I carabinieri del comando provinciale di Lecce shanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 15 persone (11 in carcere e 4 agli arresti domiciliari), accusate di far parte di un’associazione di tipo mafioso finalizzata all’usura, alle estorsioni, alla violenza privata, alla detenzione e porto illegale di armi, allo spaccio di sostanze stupefacenti e, in alcuni casi, anche allo scambio elettorale politico mafioso. In tre sono indgaati a piede libero.

Ad essere colpita è una frangia del clan Coluccia, operativo sulla zona di Noha e Galatina.

L’indagine, partita nel 2019, riguarda i territori di Galatina, Aradeo, Neviano, Cutrofiano e Corigliano d’Otranto ed è coordinata dalla Dda di Lecce. L’esecuzione del provvedimento emesso dal Gip di Lecce, ha visto impegnati oltre 120 Carabinieri in forza ai reparti dipendenti dal Comando Provinciale di Lecce, con il concorso dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia” e le unità antidroga e anti-esplosivo del Nucleo Carabinieri Cinofili di Modugno, supportate dall’alto da un velivolo del 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari.
Nella lista figurano Michele Coluccia, 63enne di Noha, sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno nel proprio comune; Antonio Coluccia, 65enne di Noha; Pasquale Anthoni Coluccia, 50enne di Noha; Antonio Bianco detto “Stella” o “Biondo”, 49enne di Aradeo ma domiciliato a Neviano; Marco Calò, detto “Uzzaru”, 47enne di Aradeo; Vitangelo Campeggio conosciuto come “Diego”, 49enne residente a Lecce; Gerardo Dino Coluccia, 49enne di Noha; Silvio Coluccia, 51enne di Aradeo; Luigi Di Gesù, detto “Pica”, 51enne di Cutrofiano; Ali Farhangi, 60enne di origini iraniane e residente a Giorgilorio di Surbo; Nicola Giangreco, 53enne di Aradeo; Antonio Megha, 61enne di Neviano; Renato Puce, 44enne di Corigliano d’Otranto; Cosimo Tarantini, 55enne di Neviano e, infine, Sergio Taurino, 56enne di Lecce.

Le accuse a vario titolo – oltre a quelle di usura, estorsione, violenza e “accordi” elettorali – riguardano anche i reati di spaccio di sostanze stupefacenti e di detenzione e porto abusivo di armi. L’attività investigativa, basata su intercettazioni telefoniche e ambientali, pedinamenti e ascolto di testimoni, ha messo in luce una infiltrazione del gruppo nei meccanismi della politica. I carabinieri hanno così accertato un presunto scambio elettorale politico-mafioso, in base al quale Antonio Megha di Neviano – avvocato, ex sindaco nevianese ed ex consigliere provinciale, successivamente nominato assessore in giunta (con deleghe alla Cultura, Istruzione, Contenziosi legali, “Nevianesi nel mondo”) – si sarebbe assicurato una cinquantina di voti durante le elezioni amministrative del settembre del 2020, dietro una somma in denaro corrisposta ai componenti del clan. E non è tutto.

Secondo gli investigatori, il gruppo avrebbe dato vita anche a una presunta attività di usura ai danni di numerose vittime, tra le quali imprenditori della zona colpiti dalla crisi finanziaria acuita dalla pandemia. Il tasso mensile degli interessi sui “prestiti” sarebbe oscillato tra il 20 e il 25 per cento. In altri casi sarebbe stata accertata anche una percentuale persino maggiore. Discorso analogo per il cosiddetto “punto cassa”, un pagamento imposto a mo’ di “licenza”, per poter autorizzare l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti nelle varie piazze del territorio.

Tra gli “affari” del clan anche quelli formalmente legali: come un’agenzia operante nel settore della stipula dei contratti per la fornitura di gas, energia elettrica e polizze assicurative. E non solo. Il titolare di una scuola guida di Aradeo (aperta proprio di fronte a un’altra, in un centro di poche migliaia di abitanti) avrebbe assunto il figlio di uno dei due capi ai vertici del gruppo. Un’assunzione che gli sarebbe valsa una posizione predominante sul mercato delle autoscuole, ai danni della concorrenza.

Parte degli introiti dell’attività sarebbero poi però finiti nelle casse dell’organizzazione, a certificare l’avvicinamento del titolare della scuola guida al “progetto”.

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