Riceviamo e pubblichiamo una nota del consigliere comunale Piero Bitetti che lancia una proposta per un incontro annuale con i parlamentari di terra jonica.
Fa una certa impressione assistere al dibattito politico di questi giorni. L’appuntamento con le elezioni si avvicina – manca ormai meno di un mese – e il confronto tra le varie forze politiche sale progressivamente di intensità. E’ fisiologico che accada anche se francamente, in quanto elettori, faremmo volentieri a meno di certe polemiche tanto inutili quanto stucchevoli. Lo scenario è il seguente: botta e risposta continui, comunicazione social ventiquattro ore al giorno, accuse agli avversari e distinguo con i rispettivi alleati.
È questo ciò che serve al Paese? Credo di no. Occorre concentrarsi sui problemi veri, a partire dalle bollette alle stelle che rischiano da un lato di far saltare una parte significativa del sistema produttivo e, dall’altro, di incidere pesantemente sul bilancio delle famiglie. Immaginare di scaricare ogni scelta e responsabilità sul governo, che tra l’altro opera solo per sbrigare gli affari correnti in quanto sfiduciato da alcune forze politiche, non è corretto.
I partiti non devono solo evocare i problemi ma proporre soluzioni concrete. In un momento così drammatico dovrebbero attenersi scrupolosamente al principio di realtà, evitando toni e atteggiamenti propagandistici. E ciò per la semplice ragione che all’indomani del responso delle urne, in Parlamento si ridefiniranno ruoli e, appunto, responsabilità. Alcuni partiti avranno l’onere di governare, altre di fare opposizione. Tutto ciò implica la necessità di soffermarsi su un altro aspetto decisivo: il rapporto dei parlamentari con il territorio.
La legge elettorale, che tutti giudicano pessima ma che nessuno ha avuto la forza e probabilmente nemmeno la voglia di cambiare, ci consegna un quadro politico determinato, in buona parte, dalle scelte dei leader politici e dalla loro cerchia ristretta. È un fatto con cui dobbiamo fare i conti.
I parlamentari, che certo rappresentano la Nazione tutta, in non pochi casi saranno eletti in aree geografiche delle quali non sono diretta espressione. Ciò rischia di accrescere la distanza e la disaffezione tra la cittadinanza e il ceto politico.
Anche in questo caso, però, preso atto dello stato delle cose, non bisogna lasciarsi andare a invettive e proteste che rischierebbero solo di alimentare il velenoso e improduttivo clima di antipolitica che tanti danni ha già fatto; al contrario, occorre individuare le opportune contromisure per accorciare, per quanto possibile, la distanza tra eletti ed elettori.
E ciò vale soprattutto per la nostra comunità che ha già avviato un ambizioso percorso di riscatto economico, sociale e culturale; un percorso per il quale ci attendiamo, giustamente, la massima attenzione da parte del futuro governo e il sostegno concreto di tutte le forze politiche.
Se questo è l’obiettivo da perseguire, sarebbe utile organizzare, con cadenza annuale, una Sessione di lavoro e confronto con i parlamentari eletti in Terra Ionica.
Una Sessione di lavoro e di confronto – ma possiamo anche scegliere un altro nome, conta la sostanza – coordinata dal sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, e al quale dovrebbero prendere parte, oltre ai consiglieri comunali del capoluogo ionico, anche i sindaci della provincia ionica, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e del mondo economico, gli stakeholder che a vario titolo operano a livello territoriale.
In questa sede – penso a Palazzo di Città, ma anche questa è solo un’ipotesi – si farebbe il punto della situazione, si raccoglierebbero formalmente le istanze della comunità ionica mentre i parlamentari, dal canto loro, avrebbero la possibilità di rendere conto dell’attività svolta a beneficio dell’area ionica.
Dunque un appuntamento annuale all’insegna della concertazione da assumere quale metodo di lavoro. So bene, ovviamente, che ogni deputato e senatore ha comunque modo di confrontarsi con il territorio anche in altre occasioni e circostanze, spesso in stretto collegamento con il partito di appartenenza.
E tuttavia, la Sessione di lavoro e di confronto assumerebbe un profilo per così dire istituzionale che permetterebbe agli enti locali, a partire dal Comune di Taranto, di svolgere efficacemente il ruolo di cerniera e raccordo tra la comunità ionica e lo Stato. Di questa proposta, sommariamente descritta e che merita evidentemente ulteriori approfondimenti, informerò appena possibile il primo cittadino di Taranto e gli altri potenziali interlocutori.
Taranto, 31 agosto 2022
Piero Bitetti
Presidente del Consiglio Comunale